venerdì 9 settembre 2011

Dalla Puglia 4: del trullo di Gaetano Pesce e di un ristorante stellato




Durante il soggiorno pugliese sono stata in "gita" a Carovigno, piccolo paesino in provincia di Brindisi che ospita il famoso Pescetrullo dell'architetto Gaetano Pesce e il più famoso ristorante di Puglia il Già sotto l'arco, stella Michelin. Spiazzante e pieno di contraddizioni, il Pescetrullo nasce dalla collaborazione tra la gallerista Caterina Tognon e l'architetto ligure e risponde alla convinzione dell'artista della necessità di utilizzare in architettura materiali diversi da quelli tradizionali. Contraddizioni dicevamo perchè mentre si celebra un ricongiungimento con la natura, due tonnellate di poliuretano espanso (il materiale con cui sono costruiti i due trulli-faccette) sono state "appoggiate" tra gli uliveti e mentre si propone un modello di vita frugale e senza pretese, l'abitazione è in affitto durante le vacanze estive ed è costellata di opere di design, naturalmente in vendita....


Dopo la Pesce-gita siamo stati a pranzo in quello che è considerato il miglior ristorante di Puglia, il Già sotto l'arco dei coniugi Buongiorno, lo chef Teresa e il maestro di sala Teodosio. Un ambiente minuziosamente curato che rischia di intimorire chi vi si affaccia (non che i prezzi non intimoriscano!!) viene poi riempito da un servizio molto pomposo (pane servito con le pinze, vino versato rigorosamente dal cameriere) che non mette a proprio agio chi sta mangiando. Ma veniamo alla cucina di Teresa: gli ingredienti tradizionali della cucina pugliese vengono rivisitati in piatti moderni, raffinati e perfettamente bilanciati. Sapori ben combinati e sempre riconoscibili che nascono da prodotti rigorosamente di stagione, e da contrasti decisi tra morbido e croccante, saporito e delicato. Decisamente da rivedere il menu dei dolci se su 12 commensali nessuno ha scelto un dessert. Prezzo medio 60 euro a persona (2 piatti+vino), menu degustazione 70 euro (vini esclusi).

Burrata in pasta kataifi su salsa di pomodoro, capocollo di Martina Franca e pomodori secchi

Ravioli di patate ripieni di melanzane e ricotta su salsa al timo e parmigiano

Paccheri al ragù di scorfano

Costolette di maialino alle erbe mediterranee, patata arrosto e marmellata di cipolla

1 commento:

  1. Ma come scrivi bene Stellina mia...
    I tuoi racconti sono ''appassionanti''! Dico sul serio!

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