mercoledì 27 febbraio 2013

Il Mercoledì Social: cinekitchen!


E dopo gli Oscar di qualche giorno fa, e i festeggiamenti per la nostra "quota 1000 follower", eccoci a parlare di cinema e cucina! Ebbene si, oggi è un Mercoledì Social all'insegna dei riflettori. Siamo da sempre grandi appassionate di cinema e teatro: mentre Micol, tarantiniana doc, si diletta nel guardare ogni tipo di film, dai più impegnati (muti sottotitolati in russo) ai più frivoli (il cinepanettone), Ceci non può fare a meno delle paillettes dei musical e dei classici blockbuster dalla durata biblica (da Via col Vento ad Australia che probabilmente ha visto solo lei...).
Ma il cinema ha da sempre avuto un ottimo connubio con il cinema, a partire dalla famosissima torta hot di Harry ti presento Sally, a La grande abbuffata, dalle goloserie di Chocolat alla pasticceria de La finestra di fronte, fino al cartone animato con Ratatouille e la cena di Belle in La Bella e la Bestia e così via. Una bella carrellata la potete trovare su Style.it in  Lezioni di cucina al cinema
Roberta oggi ci ha ricordato le pere kaiser di City of Angels (quante lacrime!!) mentre cucinava la torta di Nonna Papera di Anna, "una di quelle ricette cha fanno bene allo spirito"! Ma è Valeria che oggi ci ha dato l'idea per una cena da Oscar...anzi...da spaghetti western! Si parlava oggi di Django Unchained, l'ultimo film di Tarantino, 5 nomination Oscar e due statuette vinte per Attore non protagonista (il bravissimo Christoph Waltz) e Miglior Sceneggiatura originale. E non può esserci film western senza....i fagioli alla Bud Spencer! Ecco la ricetta originale accompagnata da un pane indiano senza lieviti e perfetto anche per essere cotto in accampamento: il chapati.

Django. The D is silent.


Ingredienti (per 2 persone)

300 g fagioli secchi
1 scalogno
1 sedano
3 cucchiai di farina
2 cucchiai di burro
1 bicchiere di vino bianco
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
sale, pepe
erbe aromatiche a piacere

Lessate i fagioli insieme al sedano e a metà cipolla e a fine cottura mettete da parte a raffreddare. Tritate l'altra metà cipolla e le erbe aromatiche. In una padella capiente fate fondere il burro con la farina fino a formare una crema non molto densa (se dovesse risultare troppo densa aggiungete un po' del brodo in cui avete lessato i fagioli). Aggiungete la cipolla e le erbe tritate, i fagioli e fate rosolare qualche minuto (aggiungendo brodo se necessario). Sfumate con il vino e continuate fino al termine della cottura. Salate, pepate e servite caldo con il chapati. 

Per il chapati:

500 g farina 
350 g circa di acqua
sale

Impastate per bene la farina con l'acqua in modo da ottenere un composto omogeneo. Mettete un cucchiaio di sale nella vostra ciotola e fatelo assorbire dall'impasto. Fate riposare il tutto coperto da un canovaccio umido per circa mezz'ora. Ricavate dall'impasto dei dischi grandi quanto una piadina, devono essere molto sottili. Scaldate una larga padella antiaderente e cuocete per pochi minuti i vostri chapati uno ad uno.

mercoledì 20 febbraio 2013

Il Mercoledì Social: Na tazzulella 'e cafe'


Tutto inizia con un piumone, un bel sogno e un'arma di distruzione di massa: la sveglia. Poi arriva la mazzata dell'uscita al freddo e al gelo del proprio cantuccio, scivolando nelle ciabatte ghiacciate e trascinandosi verso il bagno in cui si cerca di evitare come la peste la visione dello specchio. E poi finalmente un muffin, un cupcake, una coccola ai gatti e lui, il salvatore del mattino: il caffè!
Pensate seriamente per un attimo se non ci fosse il caffè...che ne sarebbe di noi italiani? E quanto vi manca quando andate all'estero? E quanta rabbia quando ci presentano brodaglia nera e bollente che chiamano "caffè" ma non ha neanche l'odore?
Pare che il suo luogo di origine sia lo Yemen, tanto che Artusi individua il migliore nella città di Mokha! Una leggenda narra che il caffè sia stato scoperto da un pastore le cui capre dopo averne masticato le foglie, iniziarono a impazzire di energia per tutta la notte! Il pastore poi macinandone ne fece un'infusione creando il caffè. Périgord dice che "il caffè dev’essere caldo come l’inferno, nero come il diavolo, puro come un angelo e dolce come l’amore", T.S. Eliot addirittura ha misurato la sua vita in "cucchiaini di caffè" e celebre è anche la frase di Courteline "Si cambia più facilmente religione che caffè" (molto attuale, oggi diremmo partito forse?)
Ma il caffè oltre ad essere buono, confortante e amico numero uno delle Muffins è buono per l'anima.
Pensate che un solo caffè può "far succedere" qualcosa....come? Offrendolo! Offrendolo per una giusta causa...perciò domani lasciate stare il vostro collega che vi scrocca sempre l'euro, e offrite il caffè a chi lo apprezza davvero, a chi crede in un sogno come Luca Argentero. Offrite un caffè a 1 CAFFE'.

"Io credo che quel singolo caffè sarebbe un piccolo atto di eroismo...Quell’abitudine, quel gesto naturale e spontaneo che viviamo ogni mattina, diventerebbe davvero una buona abitudine."

E la ricetta di oggi? Vi diamo un'indizio, è nera come il caffè e la trovate in un altro progetto benefico, per l'Emilia

martedì 19 febbraio 2013

My Easter Bunny



Questa è la classica ricetta del pranzo domenicale, quando ci si può sedere per più di mezz'ora a tavola e mangiare come se non ci fosse un domani! Abbiamo a cuore questa ricetta in particolare perché è una di famiglia, di quelle custodite gelosamente, e che vogliamo condividere con voi. Con questa ricetta partecipiamo alla bellissima raccolta di Sonia "Febbraio (Voglia di...Pasqua!)". Ma qual'è l'origine dell'accoppiata coniglio-Pasqua? Easter Bunny o Osterhase in America e nei paesi tedeschi è un simbolo leggendario di fertilità e rinascita. La lepre e il coniglio in particolare sono quindi da sempre stati accostati alla rinascita della primavera: pare che i primi dolci a forma di coniglio si siano diffusi in Germania nei primi dell'800, in seguito questa tradizione fu esportata in America dove è proprio il coniglio pasquale che porta i doni ai bambini (le uova colorate).
Potete declinare questa ricetta anche al pollo, sarà il vostro cavallo di battaglia!


Ingredienti (per 4 persone)

1 coniglio di peso medio
1/2 bicchiere di olio d'oliva evo
1 vasetto di olive verdi snocciolate 
1 vasetto di cipolline sott'aceto
1 cucchiaio di zucchero
1 bicchiere di aceto bianco
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 bicchiere di brodo vegetale
1 scalogno
sale, pepe

Lavate il coniglio, tagliatelo a pezzi regolari e mettetelo in una terrina. Ricopritelo di acqua fredda e mezzo bicchiere di aceto, lasciatelo marinare per mezz'ora. Scolate il coniglio dalla marinatura, lavatelo, asciugatelo e mettetelo a rosolare in una casseruola con l'olio. Salate, pepate e aggiungete la cipolla tritata. Appena questa sarà imbiondita, bagnate con il vino bianco. Fate evaporare e aggiungete il brodo vegetale. Coprite la casseruola e proseguite la cottura a fuoco moderato girando di tanto in tanto. A 10 minuti da fine cottura aggiungete le olive, le cipolline sott'aceto, lo zucchero e l'aceto rimasto. Fate saltare per il tempo rimanente e servite caldo.



mercoledì 13 febbraio 2013

Il Mercoledì Social: Be my cupcake!


Ed eccoci all'appuntamento con il Mercoledì Social, speciale San Valentino "Be my cupcake"! Si, perchè come ogni anno questa festa degli innamorati fa rima con il "prendere per la gola", con pizzi, cenette a lume di candela, lettere cuoriciose e ristoranti con menu a tema...e noi ci siamo dette ma davvero c'è bisogno di tutto questo? 


Si, è vero, noi siamo della generazione segnata a vita dalle storie d'amore di Dawson's Creek, dalle canzoni strappalacrime e dolcissime come questa


...ed in fondo ora ci siamo più accostate a scenari come questo (uomini prendete appunti perché di Richard Gere purtroppo ce n'è solo uno...)


E infine abbiamo pensato: ok, in fondo forse non arriverà nessuno con una rosa rossa in un grande magazzino vuoto tutto per noi....in fondo basta dirlo con un Cupcake no?  Alessandra lo dice con le sue Tortine al cioccolato e peperoncino con farina di grano saraceno:

"Ho pensato alle serate davanti a un bel film, sul divano, con il mio Amore, mentre sgranocchiamo qualche quadretto di cioccolato; ho pensato al peperoncino che molto spesso dà un tocco di calore in più alle nostre cene… "

Giuseppe (l'Amore in questione) su twitter ringrazia:

"Parafrasando Kierkegaard, a ogni uomo corrisponde una seduttrice, 
la sua felicità sta nell'incontrarla!"

Uomini state prendendo appunti???? Segnate "Richard Gere e Giuseppe-Kierkegaard"! Lo Chef Dino e Mrs.Julia lo dicono con un tocco salato nel loro cuore farcito e infine la nostra Annamaria con il motto

"un dolce è democratico: dovrebbero meritarselo tutti (ogni tanto)"

ci ha conquistate con i suoi Cupcake senza burro alle fragole  che abbiamo preparato in vista di domani sera con una piccola variante, abbiamo sostituito le fragole con ciliegie candite  e il frosting di ricotta con un cuore di glassa colorata

Per la glassa
250 g zucchero a velo
1 albume
il succo di 1/2 arancia
colorante alimentare rosso


In una ciotola sbattete l'albume con lo zucchero a velo e il succo di arancia fino a ottenere una glassa soda e lucida. Aggiungete un tocco di colorante e decorate i vostri cupcake.

Roby ti abbiamo convinto a provare i cupcake? Tu intanto prepara hamburger, patatine e gelato per domani sera...noi portiamo il dolce! ;)

domenica 10 febbraio 2013

Le Muffins Birthday!!!!


Secondo compleanno per Muffin e dintorni!! E se l'anno scorso abbiamo festeggiato con un restyling grafico, oggi siamo soddisfatte della nostra veste e siamo anche diventate grandi con il salto al .it, quindi nessuno sconvolgimento... Parlando di questi due anni di blog abbiamo ricevuto un bellissimo complemento qualche giorno fa da due amiche - Anna e Ale (alias Cucina Precaria e Ricette di Cultura) - a cui abbiamo chiesto "Ma voi come ci vedete??". Risposta: curiose. Muffin e Dintorni suscita curiosità tanto quanto noi in cucina siamo curiose. Non siamo inquadrabili in un filone ma spizzichiamo, sperimentiamo, passiamo dal piatto più tradizionale della cucina emiliana alla ricerca della spezia più rara dell'India. Dalla ricetta della zuppa di verdure fatta in casa alla ricetta del dolce americano a base di Mars. Curiose di ispirazione dagli altri blog, dai libri, da parenti e amici, tra capolavori e fallimenti abbiamo piacevolmente trascorso due anni insieme ai fornelli.

Buon compleanno Muffin e Dintorni!!!! Con questa tartelletta dolcissima, una base di pasta sablee e un cuore di cioccolato bianco...


Ingredienti (6 tartellette grandi)

200 g farina
125 g burro freddo a pezzetti
75 g zucchero a velo
3 tuorli
1 foglio di gelatina
150 g cioccolato bianco
200 ml panna fresca

Mettete nella ciotola della planetaria lo zucchero a velo, il burro a pezzetti e 2 tuorli e lavorate gli ingredienti finché l'impasto diventa liscio e omogeneo. Versate a pioggia la farina setacciata e mescolate ancora fino a formate una palla. Lisciate la palla con le mani, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare per 15-20 minuti. Accendete il forno a 180°. Imburrate e infarinate gli stampi da tartelletta. Stendete la pasta fino a uno spessore di 3 mm, ricavate i dischi e foderate gli stampi. Appoggiate un disco di carta da forno su ciascuna tartelletta e stendeteci sopra uno strato di pesi di cottura o di legumi secchi. L'obiettivo è schiacciare il centro della torta in modo che durante la cottura non si gonfi o non faccia bolle. Infornate per 15-20 minuti. Togliete le tartellette dal forno, eliminate la carta da forno con i legumi secchi e finite la cottura per pochi minuti. Lasciate raffreddare completamente. Ammorbidite la gelatina in acqua fredda, poi scioglietela in un cucchiaio di acqua calda. Fondete il cioccolato bianco a bagnomaria, lasciatelo raffreddare leggermente prima di aggiungere il tuorlo e la gelatina. Incorporate la panna fresca e guarnite il fondo delle tartellette. Lasciate rapprendere in frigorifero.

mercoledì 6 febbraio 2013

Il Mercoledì Social: tentazioni al cioccolato...


"C'era una volta un piccolo e silenzioso villaggio nella campagna francese. 
Gli abitanti credevano nella Tranquilité, la tranquillità. Se vivevi in questo villaggio, sapevi ciò che ci si aspettava da te. Conoscevi il tuo posto nello schema delle cose. E se ti capitava di dimenticarlo, qualcuno ti avrebbe aiutato a ricordarlo. In questo villaggio, se vedevi qualcosa che non avresti dovuto vedere, imparavi a guardare dall'altra parte. E se per caso i tuoi desideri non erano stati soddisfatti, imparavi a non chiedere mai di più. E cosi, nel buono e nel cattivo tempo, nella fame e nelle feste, gli abitanti del villaggio si mantenevano saldi alle loro tradizioni. 
Finché, un giorno d'inverno, non soffiò uno irrequieto vento del Nord..."

Non era forse vento del Nord, ma quello che soffiava oggi in città ci ha rimandato alle bellissime scene del film "Chocolat". Nessun Roux ha bussato alla nostra porta, ma come delle piccole "Vianne pasticcione abbiamo dedicato il mercoledì social a sua maestà il cioccolato. Ha bisogno di presentazioni? Il film racchiude tutto ciò che è il cioccolato: un profumo, un arrivo inatteso, un ospite che non si vorrebbe far entrare nella propria casa ma a cui non è possibile resistere...e una volta caduti in tentazione non si può che...continuare a cadere! Le nostre cuoche digitali ci hanno suggerito qualche ricetta: Roberta vorrebbe cimentarsi nei Brownies al doppio cioccolato di Shake and Bake (attendiamo il risultato!), con Annamaria e Valy (che vi consigliamo di seguire) ci siamo confrontate sul cioccolato fondente o bianco fuso all'interno dell'impasto dei muffin, voi che ne pensate? Annamaria inoltre ci ha giustamente indirizzato a Vera la specialista del cioccolato di cui abbiamo portato in tavola stasera i muffin alle nocciole e noci di Macadamia, davvero un'ottima ricetta! Infine da Anna e dal suo Tortino soffice di cioccolato e pere abbiamo preso un ulteriore spunto per celebrare il cioccolato, "raffazzonando" un po' gli ingredienti rimasti nella dispensa.

Cioccolatini ripieni di crema alle mandorle

300 g cioccolato fondente

1 tazza di farina di mandorle
2 cucchiai di cocco grattugiato
1 cucchiaino di miele
1 bicchiere di latte profumato con cardamomo e cannella


Preparate la base dei vostri cioccolatini. Fate sciogliere 200 g di cioccolato a bagnomaria. Versatelo nello stampino dei cioccolatini che avete scelto (anche uno stampino per ghiaccioli) ed eliminate l'eccesso (deve rimanere uno strato sottile alle pareti). Mettete in frigo per far indurire. Preparate la crema. In una ciotola mescolate la farina di mandorle, il cocco ed il miele. Aggiungete il latte aromatizzato fino a formare una crema piuttosto densa. Riprendete i cioccolatini nel frigo, riempiteli con la crema lasciando un piccolo margine e sbatteteli delicatamente per appiattire il composto. Rimettete in frigo per un'oretta almeno. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato rimasto (100 g) e coprite i cioccolatini. Lasciate in frigo per almeno 24 ore. (nella foto ve li abbiamo "sformati" molto prima del tempo, ora riposano allegramente almeno fino a domani sera!)