mercoledì 26 settembre 2012

Il Mercoledì Social: si conserva!


Il tema di oggi è molto caro alla nostra cucina: le conserve. Dolci, salate, piccanti, di verdure o frutta, l'homemade ci sta appassionando sempre di più. E appassiona molto anche le cuoche che vagano nella nostra cucina: lo sanno bene Anna e Alessandra che hanno messo...l'estate in un barattolo! Una giornata aggregativa in cui sono state preparate conserve di pomodoro, marmellate di peperoni, pesche sciroppate e giardiniere di verdure. Anna inoltre con le pesche ha cucinato questa gustosa marmellata con cacao, amaretti e nocciola tonda gentile delle Langhe, davvero golosa! Roberta ci ha suggerito una marmellata di prugna e cannella (parola magica!) oppure rabarbaro e cannella, aspettiamo le ricettine!
Infine Federico, un nuovo foodblogger fresco fresco di web (tenetelo d'occhio...), si è accostato al tema interessandosi alle conserve salate: in particolare le melanzane sott'olio di cui avevamo parlato in questo post.
E noi? Dopo l'exploit della salsa super piccante, ci siamo date ad una salsa ai peperoncini rossi per palati più fini e ad una marmellata agrodolce di cipolle rosse.
Cosa c'è di meglio di aprire i vasetti con le conserve preparate con le nostre mani? Sa un po' di anni '80, quando ancora esistevano i cartoni veri e le mamme tenevano controllata la pentola a pressione guardando Wilma De Angelis...



Ingredienti (per la marmellata di cipolle rosse)

1 kg cipolle Tropea
300 gr zucchero di canna
50 gr uvetta
1 scorza d'arancia non trattata
il succo di un limone
1 bicchiere di aceto di mele (o se preferite aceto bianco)

Sbucciate, lavate e affettate le cipolle in anelli sottili. Ponetele in un'ampia casseruola con lo zucchero, l'aceto, il succo di limone e la scorza d'arancia. Lasciate macerare il tutto per una giornata (o una notte). Ammollate in acqua tiepida l'uvetta, aggiungetela al composto e ponete sul fuoco per circa 40 minuti, finché non si addensa. Ponete la marmellata in vasetti sterilizzati e conservate in un luogo buio.

Ingredienti (per la salsa ai peperoncini rossi)

500 gr peperoncini rossi
1 cucchiaio di zucchero di canna
2 spicchi di aglio
sale
olio qb

Lavate i peperoncini e toglietene il picciolo, frullateli con l'aglio, lo zucchero e un pizzico di sale. Mettete il composto in un colino e lasciatelo scolare per una notte. A questo punto otterrete una salsa rossa molto densa, ammorbiditela con l'olio, e mettetela in vasetti sterilizzati a cui a filo aggiungerete un altro poco d'olio per creare uno strato superficiale. 

N.B.
per la sterilizzazione potete procedere prima dell'inserimento della conserva oppure dopo mettendo i vasetti chiusi in una pentola di acqua bollente per circa mezz'ora. 

mercoledì 19 settembre 2012

Il Mercoledì Social: tapas!


Che Mercoledì Social oggi!! Vamos a tapear! Direttamente dalla Spagna Muffin-Michi a rapporto! Eh si, dopo una "durissima" settimana di sole, spiaggia e mare a Minorca, si sbarca a Barcellona per gli ultimi giorni di vacanza! E il tema di oggi non potevano che essere loro: le tapas!
Il termina Tapa in spagnolo si associa ad una ampia varietà di pietanze, tutte dedicate al momento dell'aperitivo: possono essere assaggi di piatti con carne o pesce, finger food, patatas bravas, insalate e salse varie accompagnate con crostini. Nel nostro viaggio virtuale e social spagnolo, abbiamo avuto come sempre qualcuno al nostro fianco a chiacchierare della cucina iberica: Alessandra  ci ha incuriosito con i Flamenquin, "la fine del mondo" ci dice! Ale noi aspettiamo, ce li cucini?? Invece con  Anna abbiamo ricordato le tortillas, il fantastico dulce de leche (che noi abbiamo provato qui) e anche...gli aperitivi inaffrontabili come il Tintodeverano (una sorta di sangria allungata con acqua tonica o in alcuni casi sprite), e il Calimocho (vino e cola), ma veramente si bevono queste cose?? Perché???? Eres invece ci ha consigliato il suo racconto mangereccio di Madrid...magari per una prossima tappa!
Ma ecco le tapas che la nostra inviata sul campo ci consiglia...



Direttamente da un ristorantino del centro di Ciutadella a Minorca, "Ses Voltes", chiamato così perché situato sotto le volte di un portico, abbiamo in alto le crocchette di baccalà, a seguire le crocchette di patate e prosciutto e le mitiche patatas bravas di cui riparleremo presto...


Continuiamo con un giro veloce di tapas per Barcellona con una zuppa di seppie


Il classico Jamon...


E l'insalata di peperoni e patate, l'ensalada de pimientos rojos (questa direttamente dalla cucina dei Dintorni rimasti a casina...)


Concludiamo con una bella notizia...care foodblogger fate valigia e fagotto, macchina fotografica alla mano, possiamo trasferirci a Minorca, c'è l'Ikea! Voi che ne dite? Carina?


A prestissimo per altre recensioni mangerecce iberiche....

martedì 18 settembre 2012

Hazelnut Angel Food


Comprendo benissimo chi direbbe "ma parla come magni", ma certe volte l'inglese ci facilita in certi nomi, scegliereste mai una fetta di "Cibo degli Angeli con farina di nocciole"? Certamente si, ma si sa in tempi di crisi...facciamo economia anche sulle parole! Questo è un altro dei miei esperimenti belli e buoni, alla classica e paradisiaca Angel Food ho aggiunto un pizzico di nocciole appena raccolte.

Ingredienti
360 gr di albumi (io ho usato 10 uova)
2 cucchiai di farina
150 farina di nocciole (ottenuta frullando nocciole fresche)
350 gr zucchero
5 gr cremor tartaro
la buccia grattugiata di un limone non trattato
un pizzico di sale
zucchero a velo a piacere

La ricetta a cui mi sono ispirata è quella della Angel Food di Montersino, magistralmente riproposta da Annamaria di Bperbiscotto in questo post. Il procedimento è lo stesso, ma nel momento in cui unite in una ciotola la farina, il restante zucchero e il pizzico di sale, aggiungerete anche la farina di nocciole.
Per questa variante e per il mio forno, la torta ha cotto circa 45/50 minuti.

venerdì 14 settembre 2012

A noi piace picànto...


Per chi non lo sapesse e per chi se ne fosse scordato, a noi "piace picànto", dal pepe, al curry, al mix piccante speziato al peperoncino! E grazie al nostro fornitore ufficiale di peperoncini calabresi doc (l'amore formaggiaio della Ceci) abbiamo deciso di fare una conserva piccante, una salsa al peperoncino per riscaldare le bruschette invernali.
Attenzione: è necessario mettere i guanti per lavorare con i peperoncini.

Ingredienti
400 gr peperoncini
1 spicchio di aglio 
3 cucchiaini di zucchero
300 ml di olio circa
sale qb


Lavate i peperoncini, togliete il picciolo. Tritateli finemente con il mixer insieme all'aglio, l'olio e il sale. Di olio e sale le quantità sono ad occhio, quindi per la sapidità assaggiate mentre per l'olio inizialmente aggiungetelo in modo da ottenere una crema piuttosto densa. A questo punto mettete il composto in una casseruola, aggiungete l'olio rimasto e cuocete a fuoco bassissimo, l'importante è non far bollire l'olio, ma tenerlo sempre appena caldo. Trascorsi 20 minuti di cottura, spegnete, lasciate raffreddare e mettete in vasetti sterilizzati.

mercoledì 12 settembre 2012

Il Mercoledì Social: Ensaimada


Ed eccoci tornati al nostro appuntamento casalingo di metà settimana! Il tema del mercoledì social di oggi è Minorca e i suoi piatti: ebbene si, mentre le città si ripopolano e tornano al solito tran tran, la nostra Micol si sta godendo le meritate vacanze in questo paradiso di isola...avete notato le sue foto su Twitter? Che posto...e sappiamo che ha già trovato le sue amate caramelle gommose (anche se forse sono loro che hanno trovato lei!).
Mi sono documentata sulla cucina delle Baleari, e una ricetta in particolare mi ha incuriosito, l'Ensaimada, un dolce semplice che ha una variante con le patate, singolare no? Ho chiesto aiuto alle nostre amiche di cucina: in particolare con Alessandra ed Eres ci si raccontava le reciproche (e quasi nulle!) esperienze sulle patate nelle torte e nei dolci in generale, abbiamo citato le famose zeppole campane delle quali ne esiste una variante con le patate, e delle più famose donuts americane!
Così mi sono lanciata nel vuoto della patata-schiacciata-nei-dolci...il risultato? Manco me ne sono accorta! Il sapore dell'impasto non sa proprio per nulla di patata, non ne prende nemmeno vagamente il gusto, certo ne giova la consistenza: molto più chiara e soprattutto molto più morbida e per niente pesante, da provare!
La ricetta dell'ensaimada che vi propongo oggi ha la variante Ceci, l'assenza di strutto (previsto nell'originale)...


Ingredienti:
500 gr farina 00 (più quella per infarinare l'impasto)
2 patate lessate e schiacciate
150 gr zucchero semolato
50 gr zucchero a velo (più quello per guarnire a piacere)
2 uova 
80 ml olio di semi
1 bustina di lievito per pane e torte salate
1 cucchiaio abbondante di bicarbonato di sodio
acqua tiepida 
latte qb

Fate sciogliere il lievito nell'acqua tiepida. Mescolate la farina con le patate e il bicarbonato: aggiungete il lievito ed impastate. Aggiungete il latte per poter ottenere un impasto omogeneo ma sodo. Ponete in una ciotola, coprite con un canovaccio e fate lievitare per 40 minuti circa o almeno fino al raddoppio del volume. Riprendere l'impasto, aggiungete tutti gli altri ingredienti: zucchero, zucchero a velo, olio e uova, aggiungendo farina o latte a seconda se l'impasto è più o meno liquido. Accendete il forno a 180°. A questo punto sulla placca da forno foderata di carta potete creare una grande ensaimada (come ho fatto io) o tante piccole facendo fare alla pasta una spirale su se stessa. Potete anche decidere di mettere tra un cerchio e l'altro una farcitura (marmellata, zucchero e cannella, cioccolato...). Spennellate con un po' d'uovo ed infornate per circa 20° (è veloce a cuocere vi consiglio di tenerla sott'occhio anche in base alla cottura del vostro forno).

Il mio consiglio: ragazze...questa è una ricetta random-esperimento, mi sono messa in cucina come una piccola chimica ad unire ingredienti facendo porzioni mie. Il risultato è una ciambella semidolce, che può essere usata come torta per colazione, inzuppata nel latte o cosparsa di cioccolato fuso, ma può essere anche usata come pane dolce accompagnato da salumi e crearne un aperitivo particolare. Vi consiglio di provarla e farne una vostra variante, mi sono ufficialmente convertita alla patata schiacciata negli impasti!

martedì 11 settembre 2012

IV Trofeo Giovanni Rana: Il trionfo delle Trofie


Domenica 9 settembre nella suggestiva cornice del Porticciolo di Nervi, si è disputata la quarta edizione del Trofeo Giovanni Rana, un torneo di canoa polo che ogni anno raccoglie sempre più adesioni e appassionati; una giornata dedicata allo sport, al divertimento e...alla gastronomia! Ma come è nato questo torneo? Come si è evoluto? Perché porta questo nome? La parola ai fondatori, i fratelli Patrone, qui nella voce di Lorenzo:

" Il torneo è nato come addio al celibato postumo al matrimonio mio e di Irilda (5 sett 2009 matrimonio - 6 settembre 2009 primo Giovanni Rana) e il nome "Giovanni Rana" è stato scelto simbolicamente e in omaggio al grande mastro pastaio in quanto dopo la pausa estiva, notoriamente dedicata alle libagioni (ben simbolizzate dai "ravioli") è bello per noi sportivi riunirsi non allenati a festeggiare la fine della stagione polistica. Dal termine "ravioli", con il quale venivano anche chiamati i ragazzi della nostra seconda squadra per la loro propensione a mangiare più che ad allenarsi, è venuta a mio fratello Eugenio l'idea di chiamare il trofeo "Giovanni Rana". Ho reso noto all'azienda  Giovanni Rana del torneo e mi hanno risposto che l'iniziativa era encomiabile e ci ha fatto molto piacere!"

Il primo trofeo è stato disputato nel 2009, e ad aggiudicarsi l'ambita coppa fu la squadra dei Tortelli...


...in una giornata decisamente euforica per i postumi al matrimonio di Irilda e Lorenzo e anche "calorosa" causa un incendio nella zona collinare.
Nel 2010 a vincere fu la squadra dei Pansoti, in una domenica caratterizzata dalla corrente ma che non ha di certo scoraggiato i nostri sportivi!


Il 2011 segna la doppietta nell'Archivio Storico del Giovanni Rana dei Pansoti, e l'inizio di un reale connubio tra cucina e sport come vi abbiamo raccontato in questo post...


Ed eccoci finalmente al 2012! E proprio il 2012 segna la vittoria in casa della squadra delle Trofie!! In un crescendo di gol e partite vinte, non c'è stato nulla da fare, il verdetto non aveva via di scampo! E tra una partita e l'altra anche quest'anno c'è stato il momento gastronomico, protagonisti gli gnocchi e il vero pesto alla genovese preparato con la ricetta segreta targata Patrone...



Ma il trofeo Giovanni Rana oltre che per il valore gastronomico e per la suggestiva location (chiunque ancora non abbia visitato Nervi non sa cosa si perde!), ha ben altri valori. Riprendendo le parole dello stesso Mastro Pastaio a cui questi ragazzi hanno dedicato il torneo, posso affermare che la loro eccellenza è il frutto della passione e del pieno rispetto per lo sport e per i suoi praticanti; questa è la ricetta che ad ogni partita trasmettono, e con il loro entusiasmo chi li segue non può che dire "si vede che è Murcarolo" (n.b. main team organizzatore).
Ed eccoli allora i partecipanti ed i vincitori (distinguibili grazie alla lycra tricolore) di questa emozionante IV edizione!!


P.S.
........e a chi ha perso? Un premio di partecipazione....indovinate cosa!



Per chi ne volesse sapere di più.....il video!

mercoledì 5 settembre 2012

Il Mercoledì Social: le foodblogger carine e coccolose


Skipper: Ragazzi, qual è la prima regola di noi Pinguini?
Kowalski: Mai fare il bagno in olio bollente e pastella?
Skipper: Non quello... l'altro: Mai nuotare soli!

Oggi siete tutti invitati ad un aperitivo speciale nella nostra cucina, quella virtuale che abbiamo creato grazie a tante altre ragazze foodblogger. E' speciale perché è dedicato a Laura di Chi non la fa...l'aspetti!, una "footblogger" sempre in prima linea e dal cuore d'oro che purtroppo ha lasciato la nostra cucina; cara Laura, turbine di idee, solare e tenace, come Skipper hai ricevuto una missione segreta ma sappi che noi pinguin-blogger-soldato porteremo avanti la cucina, carine e coccolose.
Ti proponiamo questo menu: iniziamo con un gustoso antipasto portato da Eres, le Tortine Portoghesi, con la crème fraiche, non so se mi spiego....


continuiamo con due primi piatti delicatissimi, i Rigatoni al Gorgonzola e Melone di Alessandra che secondo noi con questo accostamento ha superato se stessa, tu che dici?


Mariachiara ha portato una Zuppa di peperone e miele  con la Seirass, una ricotta piemontese (e quella carinissima stella arancione!!)


Ma ora passiamo ai dolci...si, ci pensiamo domani alla dieta...iniziamo con una bella Torta di carote portata sempre da Eres, e meno male che era un esperimento! Un gran bel risultato!


La super Cuochina direttamente dall'Irlanda ha portato le Frittelle dolci di zucca e riso, una frittura ci stava...

Continuiamo con Annamaria, la nostra pasticcera preferita, che ha preparato i Cookies al cocco...e scopriamo che provengono dalla Giamaica...


Ora la tua sfida con Anna...hai fatto dei suoi Muffin integrali di carote, tonda gentile delle Langhe e cannella un Muffinone con carote, cannella e riso soffiato, dobbiamo provarlo nella variante al cioccolato...intanto assaggiamoli...



Tante altre ancora sono ai fornelli per raggiungerci a questo aperitivo! Ed ora...cosa hanno preparato le Muffin e dintorni? Ci siamo ispirate al tuo logo...una spirale con due pinguini laboriosi...e ne sono venute fuori delle Girelle di verdure, ovviamente rigorosamente arancioni!

Ingredienti (per 24 girelle)
400 g farina 0
2 cucchiai di farina di grano duro
1 bustina di lievito per preparazioni salate
300 ml acqua calda
2 cucchiaini di zucchero 
2 cucchiaini di sale
2 cucchiai di olio evo
1 pizzico di bicarbonato

per il ripieno
1 peperone rosso
1 peperone giallo
origano fresco
olio
80 gr parmigiano grattugiato 

Fate sciogliere il lievito nell'acqua, aggiungete l'olio, il sale, lo zucchero e il bicarbonato. Unite a poco a poco le farine e impastate fino ad ottenere un composto omogeneo. Lasciate lievitare coperto con un canovaccio e spolverato di farina per circa 45 minuti. Intanto preparate il ripieno. Lavate e tagliate a dadini i peperoni, fateli rosolare in padella con un po' d'olio, aggiungete l'origano fresco e fate raffreddare. Passateli al mixer con il parmigiano fino ad ottenere una salsa omogenea. Accendete il forno a 220°. Dividete in due l'impasto. Stendetene su una spianatoia due rettangoli, inumidite i contorni con un po' d'acqua (così quando arrotolate rimarrà un po' più fisso). A piacere potete mettere una spolverata di parmigiano altrimenti farcite il rettangolo e arrotolatelo dalla parte più lunga. Tagliate il rotolo a fettine e mettete queste girelle sulla teglia da forno ricoperta di carta. Infornate per circa 10 minuti e servite.


Che ne dici Laura? Ti piace il menu? Allora ti aspettiamo nella nostra cucina...sempre carine e coccolose...