venerdì 31 gennaio 2014

Quando il prete si portava via le uova...


Quando il prete portava via le uova come imposta tributaria le rezdore (massaie) romagnole preparavano la pasta solo con farina e acqua e mentre impastavano si auguravano che il prete si strozzasse mangiando le uova della sua famiglia. E' una delle etimologie più quotate degli strozzapreti, i tradizionali maccheroncini della Romagna, solitamente accompagnati da ricchi ragù e sughi molto conditi. Per fare la pasta noi abbiamo seguito le indicazioni della Grande-Signora-Della-Pasta -Fresca (alias Alessandra Spisni, ecco il video) ma abbiamo variato il condimento classico in una crema di formaggio cremoso profumata allo zafferano, accompagnata da un misto di funghi. 

Ingredienti (4 porzioni)

400 g farina mista (metà 00 e metà semola di grano duro)
250 g acqua tiepida
150 g formaggio cremoso
350 g funghi misti secchi
1 spicchio di aglio
1 bustina di zafferano
3 cucchiai di olio evo
sale

Mescolate le farine e versatele a fontana sulla spianatoia. Aggiungete un pizzico di sale e versate l'acqua a poco a poco, lavorando con una forchetta. Quindi impastate con le mani fino ad ottenere un impasto elastico. Formate una palla e lasciate riposare nella pellicola trasparente almeno per un'oretta. Tirate la pasta con il matterello, infarinando quanto serve, fino ad ottenere una sfoglia sottile. Tagliate la pasta in strisce larghe circa 5 cm, arrotolatele tra le mani e staccate ad uno ad uno gli strozzapreti. Mano a mano che li preparate lasciateli riposare su una superficie infarinata. Fate rinvenire i funghi in acqua. Sbucciate lo spicchio di aglio, schiacciatelo e fatelo rosolare in una padella con l'olio, quindi eliminatelo e aggiungete i funghi. Coprite e cuocete per circa 20 minuti. Regolate di sale. Cuocete la pasta per non più di 2 minuti in abbondante acqua salata, prelevate un mestolino di acqua di cottura e utilizzatelo per diluire il formaggio cremoso con lo zafferano. Scolate la pasta, versatela nella padella con i funghi, fate saltare a fuoco vivace e unite la crema di formaggio. Servite ben caldo.

mercoledì 29 gennaio 2014

Il Mercoledì Social: il Budino di cioccolato fatto in casa


Un Mercoledì Social piuttosto particolare questa sera, con questo post vogliamo aprire una nuova rubrica settimanale legata al "Fatto in Casa". Non Homemade ma proprio "Fatto in Casa, parliamo come mangiamo! Casa Muffin e Dintorni in questi anni è diventata un covo di paste madri (alcune non sopravvissute), yogurt, birre e insaccati casalinghi, abbiamo quindi pensato di creare un appuntamento fisso dedicato ai nostri esperimenti, che ne dite? Questo non significa che siamo diventate fondamentaliste del "non confezionato", significa che ci piace riscoprire vecchie arti culinarie, metterci alla prova, sbagliare, e anche stupirci dei risultati! 
Come prima ricetta di questa rubrica vogliamo suggerirvi una crema al cioccolato, anzi un budino casalingo. Questa ricetta è nata in una fredda serata d'inverno: dopo una cena frugale ero convintissima di poter prendere la mia bustina di budino al cioccolato confezionato e potermelo sbafare sul divano.....ma...il budino non c'era, quindi che fare? La voglia di dolce era tale per cui via agli esperimenti!

Ingredienti (per 4 persone circa)

500 ml di latte intero
120 g zucchero (oppure 90 g zucchero di canna)
80 g farina di riso (avevo finito la fecola di patate, se l'avete va benissimo la fecola)
50 g di cacao amaro
zuccherini e aromi a piacere

In un pentolino mettete tutti gli ingredienti, sbatteteli bene con la frusta a mano e mettete il tutto sul fuoco. Fate addensare e servite anche caldo con aromi, zuccherini o guarnizione a piacere! Sappiate che non ne è rimasto neanche un cucchiaino! 

Esperimento 1 Fatto in Casa: RIUSCITO!


lunedì 27 gennaio 2014

Key Lime Pie, ed è subito festa!


Dovremmo inaugurare una nuova rubrica, "Le Grandi Magnate de Le Muffins"! Il nostro periodo clou tra feste comandate e compleanni vari è tra novembre e dicembre, e poi? Arriviamo a gennaio rotolando tra gli avanzi, ed ecco comparire subito San Geminiano (il patrono di Modena - 31 gennaio) con il suo street food emiliano e Carnevale con le fritture dolci....a questo aggiungete che quando organizziamo le cene non sono serate qualsiasi, spesso ai menu più tradizionali di gnocco e tigelle affianchiamo una leggera fonduta, la bourguignonne e pure la raclette!! (NB. facciamo regolarmente sport e puntiamo sul "più prelibatezze e meno schifezze").
Ad ogni cena una domanda ci affligge: quale dolce potrà sposarsi bene con tutto e cercare di alleggerire gli ospiti? La Key Lime Pie è la risposta! Non guardate gli ingredienti e non calcolate le calorie....gustate e fateci sapere!

P.S. è anche veloce e facile da preparare!

Ingredienti (per uno stampo da 24 cm)

Per la base
200 g biscotti burrosi
100 g burro fuso
1 cucchiaio abbondante di zucchero a velo
(sulla base a volte si cerca di andare anche ad occhio, dipende da quanto la volete alta)

Farcitura
400 g latte condensato
5 tuorli
120 g succo di lime
la scorza grattugiata di un lime

Per guarnire
panna montata
fettine di lime caramellate

Accendete il forno a 180°. Frullate i biscotti e mescolateli insieme al burro fuso raffreddato e allo zucchero a velo. Foderate la tortiera con carta da forno bagnata e strizzata. Versate il composto di biscotti e livellatelo bene per tutto il fondo e il bordo dello stampo. Infornate per circa 10 minuti. A parte in una ciotola montate i tuorli, aggiungete il latte condensato e continuate a montare fino a raggiungere una crema soffice. Unite la scorza e il succo dei lime ed adagiate il tutto sulla base pre-cotta. Infornate a 160° per circa 15 minuti. Lasciate raffreddare, guarnite con panna montata e fettine di lime caramellate e conservate in frigo.

giovedì 16 gennaio 2014

Il Mercoledì Social: la pizza fritta!


Mercoledì Social di corsa! Abbiamo preso spunto dai famosi "15-minute meals" di Jamie Oliver per chiedervi ricette lampo da portare in tavola e sfamare la propria ciurma di ospiti!
Potevamo fare i due spaghi con pistacchi e prosciutto croccante di Valentina, il sushi all'italiana con zucchine e filetti di Cirio, una bella pastasciutta come ci ha proposto Daniela, ma alla fine è Anna quella che ci ha stuzzicato proponendoci un club sandwich. E proprio dal pane e dal panino mi sono ricordata di uno "street food" a me molto caro, la pizza fritta.
Mia nonna, salernitana doc, sapeva che ero golosissima di questo piatto, e puntualmente l'ultimo venerdì di ogni mese me lo preparava sempre. E' un piatto della tradizione povera, in quanto la pizza vera e propria condita era considerata quasi un "bene di lusso"! E per non dimenticare il popolo, alcuni fornai si inventarono questa prelibatezza. Esistono diverse ricette di pizza fritta, mia nonna ad esempio la preparava piatta, come la vera pizza, e la portava in tavola accompagnata da un pentolino pieno di sugo al pomodoro e capperi. Alcuni la fanno ripiena e ripiegata su se stessa come un calzone, ed è proprio questo il caso della nostra ricetta (adattata da quella della nonna con lievito madre).

Avete ragione, con la preparazione si sfora il tempo, ma la cottura spacca al secondo i 15 minuti! D'altronde alla tradizione e al ricordo non si comanda... :)

Ingredienti
500 g farina 00
500 g farina Manitoba
600 g acqua
100 g lievito madre
sale
ricotta
olio per friggere

In una ciotola mescolate le due farine. A parte fate sciogliere il lievito madre nell'acqua. Aggiungete a poco a poco le farine e infine il sale. Mia nonna spesso divideva più volte l'impasto in piccole parti e lo re-impastava nuovamente, diceva che era un'operazione essenziale per la "leggerezza" del piatto (ho sempre seguito alla lettera le sue indicazioni quindi non so dirvi cosa succede se non si divide l'impasto!). Una volta ottenuto un impasto omogeneo, lasciatelo lievitare coperto da pellicola fino al raddoppio di volume. Riprendete l'impasto e dividetelo in tanti piccoli panetti che lascerete lievitare per un'ora coperti da un canovaccio. Prendete una padella e iniziate a scaldare l'olio per friggere. Riprendete i panetti, stendeteli sottilissimi, farciteli con la ricotta (se occorre salate), ripiegateli su loro stessi e friggeteli fino alla doratura. Scolateli, asciugate dall'eccesso di olio e serviteli caldi. 

domenica 12 gennaio 2014

It's just another Sunday Cake


Attenzione: questi piccoli cubetti di Pan di Spagna immersi nel cioccolato e rotolati nel cocco danno dipendenza! Non diteci poi che non vi avevamo avvisate.. Si tratta dei Lamington, dolcetti di origine australiana la cui storia risale ai primi del '900. Prendono il nome da Lord Lamington, governatore del Queensland dal 1896 al 1901. La storia più accreditata narra che la prima volta in cui vennero serviti fosse un giorno in cui Lord Lamington decise di portare il suo staff in una casa di villeggiatura per sfuggire alla calura cittadina: il cuoco, avvertito all’ultimo momento, fu costretto ad improvvisare un dolce per i suoi ospiti con i pochi ingredienti che aveva a disposizione e così tagliò un pan di Spagna del giorno prima in piccoli quadrati, li tuffò nel cioccolato fuso e ili passò nella farina di cocco. Altre storie sull'origine di questo dolce raccontano invece che il cuoco di Lord  Lamington lo creò per caso, facendo scivolare un pezzo di pan di Spagna in una ciotola di cioccolato fuso. Lo ricoprì poi di cocco grattugiato per renderlo più appetibile. Si narra inoltre che Lord Lamington odiasse i dolcetti che portano oggi il suo nome e che li definì "maledetti biscottini lanosi ed effeminati". Noi vi assicuriamo invece che sono maledettamente buoni! Potete servirli così oppure spaccarli a metà e farcirli con crema al burro o marmellata di lamponi.

giovedì 9 gennaio 2014

Il Mercoledì Social: cracker con avanzi di pasta madre


Per il primo Mercoledì Social dell'anno abbiamo ripreso un argomento che ci sta molto a cuore, la pasta madre (ricordate la storia infinita di #breadanatomy?). Verso fine novembre ne avevamo anche parlato in alcune lezioncine particolari su Cosmo Kitchen, la passione era tanta che non volevamo buttare via nemmeno un pezzetto della nostra pasta madre! Quindi ci è venuta l'idea questa settimana di raccogliere un po' di ricettine per usarne gli avanzi. Willy ci suggerisce "di farne una ricca focaccia salata", la mitica Cuochina invece di friggerli (un po' come i Coccoli toscani ricordate?). Serena ne fa crackers al curry  spiritosi, c'è chi invece come Terry ne fa grissini, pandori e panettoni!
Non appena avremo altri avanzi sperimenteremo tutte queste ricette, intanto vi suggeriamo la prima che avevamo trovato, è di Fiordivanilla, l'abbiamo fatta nostra arricchendola con pepe alla vaniglia e sale nero delle Hawaii. Pasta Madre power! 

Ingredienti

350 g lievito madre
50 g acqua
50 g olio evo
100 g farina 0
pepe alla vaniglia
sale nero delle Hawaii
sale
olio evo per spennellare


Sciogli il lievito madre con l’olio e quindi con l’acqua, il composto deve risultare morbido e lucido. Aggiungi la farina e un pizzico di sale. Lavora l’impasto su un piano di lavoro infarinato fino a quando non acquisisce una certa elasticità. Spostalo su un foglio di carta e stendilo con il mattarello fino a uno spessore di 2-3 mm. Con un coltello affilato ricava dei rettangoli o dei quadrati. Spennella la superficie di ciascun cracker con l’olio e spolverizza il pepe alla vaniglia e il sale nero. Inforna a 200° per 15 minuti, lascia raffreddare completamente e sgranocchia!

martedì 7 gennaio 2014

Carciofi, scampi e un risotto...alla ricerca del chicco perduto


Martedì 7 gennaio, state ancora rotolando dagli eccessi natalizi? Io si, e non solo, per finire tutti gli avanzi, regali gastronomici e panettoni vari forse mi conviene fare un banchetto dolci in Piazza Grande! Ma in fondo...le diete si iniziano di lunedì no? Oggi è martedì, lasciatemi crogiolare nelle calorie ancora 6 giorni...e tra un dolce e l'altro c'è spazio anche per un risotto, ho preso spunto dalla ricetta di Academia Barilla, un semplice riso con carciofi e scampi, e con qualche modifica e un bel coppapasta l'ho presentato nel menu dello scorso Capodanno. 

Suggerimento: guarnite ogni piatto con qualche chicco di melograno e piccoli gamberetti (purtroppo non ho trovato il melograno, ma voi cercatelo meglio mi raccomando!)

Ingredienti

400 g riso Carnaroli
1 scalogno
vino bianco frizzante
250 g code di scampi
200 g cuori di carciofo (ottenuti da circa 500 g di carciofi)
burro qb
croste di parmigiano
erba cipollina
olio evo
sale, pepe

Per guarnire: chicchi di melograno e gamberetti

Sbucciate e tritate lo scalogno. Fatelo imbiondire in una padella con un po' d'olio e versate il riso facendolo tostare. Aggiungete i cuori di carciofo ottenuti, le croste di parmigiano (io ne ho messe due piccole) e cuocete allungando con il vino bianco frizzante. A parte saltate in padella le code di scampi con un po' di burro e l'erba cipollina sminuzzata. A pochi minuti dal termine della cottura del riso, aggiungete gli scampi, mantecate il tutto con una nocetta di burro, salate e pepate.

Servite il vostro risotto guarnendolo con chicchi di melograno e piccoli gamberetti.