venerdì 28 febbraio 2014

Abruzzo, Francia e Treviso in un primo piatto..


Come ormai saprete nel nostro vissuto c'è un melting pot di regioni italiane, di interessi etnici, esotici, nordici, a stelle e strisce.. Da queste lontananze - ma perché no anche assonanze - nascono spesso le ricette che vi proponiamo, come quella di oggi che parte da una pasta tipica abruzzese, viaggia fino in Francia alla ricerca di un formaggio e si completa con uno straordinario ingrediente veneto.
Iniziamo dalla pasta, quegli anellini che da bambina mangiavo sempre nella classica versione "alla pecorara" nel ristorante da Remo di Pescara durante le lunghe vacanze estive coi nonni a Monte Silvano. La ricetta tipica abruzzese prevede un sugo a base di pomodoro e verdure, rinforzato da ricotta di pecora e pecorino. Abbandonate pecore e pecorare, ho deciso di condire gli anellini con una crema di Brie, il mio formaggio preferito in assoluto, che raramente manca in dispensa! Sul radicchio in casa Muffin e Dintorni ci sono annose dispute tra amore e odio (eh già Ceci non lo mangia..), ma non avendo a tavola la socia ho scelto quello di Treviso Igp tardivo, per capirci quello con le foglie strette, spesse e molto croccanti, per completare il piatto. Abruzzo, Francia e Treviso e il piatto è servito!

Ingredienti (4 porzioni)

350 g anellini freschi
150 g brie
1/2 bicchiere di panna fresca
2 radicchi tardivi di Treviso Igp
sale
olio evo

Lavate e mondate il radicchio e saltatelo in padella per qualche minuto con un filo d'olio. Salate e tenete da parte. Cuocete gli anellini in abbondante acqua salata, nel frattempo preparate la crema di brie in modo da servire il piatto ben caldo. In un pentolino fate sciogliere il brie con la panna, filtrate con un colino e fate sobbollire nuovamente a fuoco molto basso finché la pasta non è cotta. Unite la crema di brie e gli anellini e impiattate completando il piatto con il radicchio saltato in padella.

mercoledì 26 febbraio 2014

Il Mercoledì Social: i Batarò fatti in casa


Al Mercoledì Social - Fatto in Casa di oggi vi segnaliamo un libro speciale e in particolare una ricetta contenuta in esso che ricorda molto la nostra infanzia, una preparazione casalinga tutta emiliana che ci ha fatto scoprire la scrittrice, la mitica Sandra Salerno di Un Tocco di Zenzero (n.b: la nostra guru-foodblogger).
Si chiamano Batarò, e non sono altro che panini molto caserecci tipici della Val Tidone, zona del piacentino a ridosso della Lombardia. Durante la nostra infanzia c'erano certamente le più note merendine degli anni 80-90, ma quella che andava per la maggiore in Emilia era il classico panino, con burro e zucchero, oppure con la cioccolata, oppure burro e marmellata e per le golosone come me c'era anche la merenda pane e mortadella (....con aggiunta di maionese ebbene si, lo ammetto!). 
E voi? Qual'era la vostra merenda del cuore? Quella che vi preparava la nonna il pomeriggio?
I Batarò nascono proprio come spuntino della nonna casereccio, si tratta di un pane basso, l'impasto non deve lievitare molto, giusto il tempo di finire i compiti e far venire l'ora della merenda! La forma tradizionale è allungata, con piccoli avvallamenti, attualmente viene preparato per accompagnare salumi e formaggi, un po' come le nostre crescentine/tigelle!
Noi come vedete lo abbiamo preparato in una forma più classica, a panino, perfetto per uno spuntino o per un aperitivo con salumi. 
Grazie a Sandra abbiamo scoperto un altro pezzo di Emilia, quella tradizionale e ricca di storie e ricette che amiamo tanto! Se volete conoscere la ricetta dei Batarò e volete perdervi tra i sapori italiani e i consigli foodie di Sandra vi consigliamo caldamente Asparagi, bagoss e altre cose buone!

mercoledì 19 febbraio 2014

Il Mercoledì Social: il "turtiòn" ferrarese


Per il Mercoledì Social di oggi - Fatto in casa vi propongo una ricetta tratta dalla mia (Ceci) infanzia. Quando ero piccola andavo spesso a trovare la mia nonna ferrarese, abitava nella provincia vicino al Po, in un paese che ora si chiama solo Fiscaglia. Ogni volta che andavo a trovarla mi presentava questo dolce semplicissimo ma di una golosità unica: lo chiamano in dialetto "Turtiòn". Il Turtiòn altro non è che un rotolo di pasta biscotto farcito di cioccolato e Alchermes. Le ultime versioni lo vogliono con la classica crema al cioccolato spalmabile, ma la versione originale prevede il budino al cioccolato. Ed è proprio l'originale che voglio proporvi, pieno di tutti i miei ricordi e sapori d'infanzia.

Per la pasta biscotto: 
80 gr di zucchero 
80 gr di farina
2 cucchiai di fecola
4 uova
scorza di un limone
sale 

Per la farcitura
Alchermes
budino al cioccolato

Accendete il forno a 180°. Montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. In un'altra ciotola montate gli albumi a neve ferma con un pizzico di sale. Unite i composti delicatamente mescolando dal basso verso l'alto, profumate con la scorza di limone. Aggiungete a poco a poco la farina e la fecola setacciata fino ad ottenere una crema omogenea ma sempre spumosa. (E' importante che questa pasta inglobi aria, un po' come il pan di spagna)
Rivestite di carta una teglia da forno 40x30, versate il composto, livellatelo sbattendolo sul piano e infornatelo per circa 10 minuti. Trascorso questo tempo rovesciate subito la pasta su un canovaccio e arrotolatela su se stessa ancora calda. Una volta raffreddata srotolatela, spruzzate un po' di Alchermes, farcite con il budino al cioccolato, ri-arrotolate e servite!

martedì 18 febbraio 2014

Una trofia tira l'altra


3...2...1...sta per iniziare Sanremo, ebbene si anche quest'anno via al massacro dei commenti via Twitter!! Devo dire che ci sta piacendo molto questa nuova moda di vivere la TV in modo "social"!! E voi che fate? Commenterete? Ad ogni modo l'occasione è il pretesto per parlare di un piatto tipico ligure, le trofie! La mia esperienza è più legata a Genova che non a Sanremo ma tant'è....che come si fa a rifiutarne un bel piatto con pesto, patate e fagiolini? No, ditemi voi...

Ingredienti (per 4 persone)
500 gr trofie
60 foglie di basilico genovese dop*
1 cucchiaio di pecorino grattugiato
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
2 cucchiai di pinoli
5 cucchiai di olio evo
1 spicchio d'aglio
1 patata grossa
80 gr fagiolini


Lavate e mondate i fagiolini, tagliateli a pezzettini. Pelate la patata e riducetela a dadini. Fate bollire le verdure in un'ampia pentola, la stessa dove farete cuocere le trofie. Appena l'acqua bolle, salate e aggiungete le trofie alle verdure; scolate al dente (fate attenzione alla cottura delle verdure, non devono spappolarsi). Nel frattempo preparate il pesto. Se avete il pestino di marmo, mettetelo in frigo circa un'ora prima della preparazione del pesto, se ne siete privi ponete nel frigo il bicchiere del mixer. E' un'operazione importante affinché il basilico non ossidi e perda il suo colore verde. Sbucciate lo spicchio d'aglio e privatelo dell'anima centrale verdognola. Tritatelo finemente e tenete da parte. Lavate e asciugate le foglie di basilico e mettetele nel mortaio. Aggiungete l'olio, l'aglio, i pinoli, il parmigiano, il pecorino e un cucchiaino di sale grosso; pestate bene il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. E' importante eseguire dei movimenti rotatori, in modo da stracciare ma non tranciare il basilico. Condite le trofie, patate e fagiolini con il pesto. Servite.


*molto diverso da quello napoletano con foglie simili alla lattuga e a quello greco con foglie piccole e ovali, il basilico genovese dop nel suo aroma è privo di quel vago sapore di menta che riscontriamo invece nelle altre qualità coltivate in altre zone. Le foglie sono ovali e convesse, di dimensioni medio piccole e di colore verde tenue.

mercoledì 12 febbraio 2014

Il Mercoledì Social: Peanut Butter Cookies!


Torna l'appuntamento settimanale legato al "Fatto in Casa": stasera prepareremo i Peanut Butter Cookies! E dove sta la parte del "fatto in casa" vi chiederete? Oltre a preparare i biscotti vi cimenterete nel Burro di Arachidi! La ricetta è semplice quanto veloce: occorrono arachidi non salate, olio di mais, zucchero e un po' di sale. Il procedimento? E' quello che spiega magistralmente La Cuochina. Abbiamo scelto questa ricetta per il sapore poco salato e per dare leggerezza ad un biscotto che già di suo proprio leggero non è! 

Avete preparato il burro? Lo avete fatto riposare in frigo? Allora siete pronti a procedere!

Ingredienti (per circa 30/40 biscotti)

100 g burro di arachidi fatto in casa
100 g burro bianco morbido
1 uovo
150 g farina 0
120 g zucchero di canna
2 cucchiai di acqua fredda
1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
granella di arachidi a piacere

Accendete il forno a 180°. In una ciotola mettete tutti gli ingredienti secchi (farina, bicarbonato, lievito, sale) ed amalgamate.  In un'altra ciotola mescolate a crema i due "burri"insieme allo zucchero, l'uovo e all'acqua. Vi consiglio di assaggiare per testare la dolcezza, la dose di zucchero della ricetta originale sarebbe più alta, ma il burro di arachidi fatto in casa non è salato quindi si sposa bene con una dose minore di zucchero. Unite a poco a poco gli ingredienti secchi e impastate fino ad ottenere un composto omogeneo ma piuttosto appiccicoso. Con l'aiuto di un cucchiaio formate delle piccole palline e adagiatele distanziate sulla placca da forno rivestita di carta. Con una forchetta bagnata fate una griglia schiacciando leggermente i biscotti (dovrete creare tante X). Spolverizzate con la granella di arachidi a piacere e infornate per 10 minuti. Lasciate raffreddare e conservateli in una scatola di latta.


giovedì 6 febbraio 2014

Il Mercoledì Social: yogurt alla vaniglia


Seconda puntata del Mercoledì Social "Fatto in Casa". Se vi ricordate la settimana scorsa abbiamo deciso di inaugurare una nuova rubrica all'interno del blog dedicata alle ricette "fatte in casa": esperimenti e disastri in cucina, dal pane fatto in casa ai dolci più particolari, dagli insaccati allo yogurt! E proprio allo yogurt è dedicato il post di oggi! Abbiamo ricevuto la mitica yogurtiera in regalo qualche Natale fa. All'inizio ci sembrava un aggeggio dubbio: sarà buono lo yogurt? E poi è diventata una droga! Se una settimana non riusciamo a farlo rimaniamo senza colazione! Fino ad oggi abbiamo sempre optato per la versione classica, il bianco cremoso, ma d'ora in avanti vogliamo sbizzarrirci con tutta la frutta e gli altri sapori. Per il primo esperimento abbiamo optato per un grande classico, lo yogurt alla vaniglia! Il risultato? I piccoli semini di vaniglia vengono leggermente in superficie e il suo sapore dolce si sposa benissimo con il retrogusto dello zucchero di canna.
A partire da questo primo esperimento seguiteci perché la prossima settimana proveremo altri 2 tipi di yogurt: alla mela e alla nocciola! Suggerimenti?

Ingredienti (per 7 vasetti)
1 litro di latte intero (potete usare anche quello scremato o parzialmente scremato, ma il gusto rimane meno cremoso)
125 g yogurt bianco (noi abbiamo usato uno dei nostri fatti in casa della settimana prima)
40 g zucchero di canna
vaniglia

Intagliate il baccello di vaniglia e con la lama di un coltello toglietene i semini. In un'ampia ciotola amalgamate bene tutti gli ingredienti. Dopo aver amalgamato il tutto, riempite i vasetti della yogurtiera (io ne ho 7) e azionatela per 12 ore. Trascorso il tempo lasciate raffreddare e consumate oppure chiudete con gli appositi coperchi e conservate in frigo.