sabato 15 ottobre 2011

"Signora Saridda chista è 'na vera Norma"


Nel lontano 1920 nel corso di un pranzo a casa di un noto attore teatrale catanese vennero serviti degli spaghetti con pomodoro fresco, melanzane fritte, ricotta salata grattugiata e basilico. Dopo le prime forchettate il noto commediografo Nino Martoglio si rivolse all' autrice del piatto, la signora Saridda D'Urso, esclamando; "Signora Saridda chista è 'na vera Norma". E' così che nasce il piatto più famoso della tradizione culinaria catanese, battezzato per la sua perfezione come la celebre opera del compositore (anch'egli catanese) Vincenzo Bellini. 

La ricetta che vi propongo oggi non è la classica Norma ma è un pasticcio di anelletti siciliani condito come la celebre pasta. Mi raccomando non utilizzate le melanzane oblunghe ma scegliete la melanzana palermitana (detta anche tunisina) dal colore violetto chiaro e dalla forma arrotondata.


Pasticcio di anelletti alla Norma

Ingredienti (4 porzioni)

350 g di pasta anelletti
1 cipolla media bianca
1 mazzetto di basilico
2 melanzane palermitane
olio di oliva per friggere
300 g salsa di pomodoro fresco
200 g di ricotta salata
100 g di pangrattato
olio per friggere
sale

Tagliate una parte delle melanzane a fette sottili e una a cubetti, salatele e mettetele in un colapasta sotto un peso per almeno un’ora. Quindi asciugatele con un panno, friggetele e scolatele su carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso. Tenete separate le melanzane a tocchetti da quelle a fette. Cuocete in abbondante acqua bollente salata gli anelletti, scolateli e conditeli con la salsa, le melanzane a tocchetti, la ricotta grattugiata e qualche foglia di basilico spezzettata. Prendete uno stampo di circa 22 cm di diametro, ungetelo e cospargetelo di pangrattato. Foderatelo con le melanzane a fette, versate gli anelletti conditi, spolverate in superficie con altro pan grattato e infornate per circa 15 minuti in forno caldo a 220 °C. Fate riposare per circa 10 minuti e sformate. 

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