Dopo aver girovagato per le vie del centro, aver finalmente trovato un'erboristeria che vende il pepe di Caienna (!!!) ed esserci perse in ogni libreria di Torino, siamo tornate in zona San Salvario per la cena. Colpite dalle numerosissime recensioni positive che circolano online avevamo prenotato al ristorante Dausin (che in torinese significa vicino) che fa della cucina a km zero la sua filosofia. Il locale è molto accogliente e le pareti verde mela gli danno un aria "biologica". Il menu - scritto su una lavagna in sala e consegnato al tavolo su un foglio di carta volante - cambia continuamente e segue il cambio delle stagionalità. Tra i piatti del giorno abbiamo assaggiato le crespelle di farina di ceci ripiene di prosciutto cotto e funghi con fonduta di formaggio, l'arrosto di fassone in salsa di Cortese con purè di patate e lo stinco di maiale con patate al forno. L'equilibrio delle crespelle era ben calibrato ma purtroppo erano un po' fredde, l'arrosto di fassone era leggermente sfilacciato mentre la cottura dello stinco non era ottimale. Nel complesso il concetto del ristorante c'è (lo dimostra il fatto che di mercoledì sera era pieno e che per cenare bisogna assolutamente prenotare anche in settimana), il locale anche ma si dovrebbe lavorare sull'esecuzione dei piatti. Rimandati a settembre!
PS: abbiamo scattato le foto con il cellulare e la qualità non è delle migliori...
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