giovedì 16 febbraio 2012

Di falafel, cucina araba e Berlino


Berlino perchè è lì che ho mangiato i migliori. A Kreutzberg, il quartiere multiculturale e artistico della città. Il quartiere di frontiera ai tempi del muro e il quartiere dei giovani dopo la riunificazione.  Il quartiere del punk/rock berlinese e il quartiere dell'immigrazione turca. E' appunto dalla cucina turca che arrivano a Berlino i falafel, polpettine fritte e speziate, a base di fave o ceci tritati. Inseriti nelle rosticcerie turche in Europa come alternativa vegetariana al kebab, i falafel vengono serviti normalmente con la tahina (salsa di sesamo) e con verdure (in genere pomodori e cetrioli) in una pita, un pane arabo soffice che si apre come una tasca per ricevere tutti gli ingredienti. Ma si possono tranquillamente servire anche come stuzzichini durante un aperitivo, accompagnati da un cocktail rinfrescante, o come antipasto di una cena etnica. 

Falafel

Ingredienti (12 falefel)

300 g ceci
1 spicchio di aglio
1 cipolla piccola
1 ciuffetto di prezzemolo
1 pizzico di cumino macinato
1/2 cucchiaino di coriandolo macinato
1/2 cucchiaino di pepe
olio evo
olio per friggere
sale

Ammollate i ceci per 24 ore, scolateli, sciacquateli e frullateli con il mixer insieme alla cipolla e all'aglio tritati, al prezzemolo e alle spezie, versando l'olio a filo per ottenere un composto ben amalgamato. Aggiustate di sale. Formate tante piccole polpettine e lasciatele riposare in frigo per 30 minuti. Friggete i falafel in olio ben caldo, asciugateli con carta da cucina e serviteli ben caldi. Io li ho accompagnati con una salsa al curry.

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