lunedì 2 settembre 2013

L'arte del ragù


Primi giorni di settembre e mi metto già a cercare ricettine autunnali! Complice il pensiero di temperature meno miti e la voglia di un vero pranzo domenicale emiliano, mi sono cimentata nelle classiche tagliatelle al ragù. Ma non un ragù qualunque, un ragù storico. La mia famiglia in parte di origini campane, ha una tradizione di ragù familiarizzante la versione napoletana, quella con braciole, costine e cotiche, e innaffiata con vino rosso (al contrario del bianco che si trova nella ricetta bolognese). In questa ricetta che vi propongo oggi ho voluto provare la ricetta storica del ragù alla bolognese ma cucinata con lo strutto (che molte rezdore usavano e usano tuttora nelle salse).
E ieri sera tra le ultime puntate di Unti e Bisunti, lo chef Rubio ha incontrato la patria dello strutto sfidando la piadina romagnola, frase simbolo della serata "lo strutto va bene per tutto anche come crema"! (non dubitate....di creme se ne fanno per davvero!)
Il gusto? Lo strutto esalta appieno il sapore della carne rendendola molto più morbida al palato...una goduria insomma!

Ingredienti (per 4 persone)


60 g strutto
300 g carne di manzo tritata 
150 g pancetta distesa
1 carota
1 sedano
1/2 cipolla bianca
1 bicchiere di passata di pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 bicchiere di latte
sale, pepe

Lavate e tritate finemente le verdure, fatele appassire con la pancetta tagliata a dadini e lo strutto. Aggiungete la carne macinata e il pepe. Lasciate insaporire poi aggiungete il vino e il pomodoro. Lasciate bollire circa due ore, dopodiché aggiungete il latte e aggiustate di sale. Lasciate cuocere a fuoco lento per un'altra mezz'ora. Condite le tagliatelle e servite.

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