giovedì 26 settembre 2013

Il Mercoledì Social: homemade anche a colazione!


"Benvenuti nell'era dell'anti-innocenza: nessuno fa colazione da Tiffany e nessuno ha storie da ricordare; facciamo colazione alle sette e abbiamo storie che cerchiamo di dimenticare il più in fretta possibile."

Cosi diceva Carrie Bradshaw in Sex and The City. In effetti nessuno fa colazione da Tiffany, e le storie che vale la pena raccontare si contano sulle dita di una mano. Ma c'è un momento della giornata in cui si può ancora fantasticare su quello che può succederci, si può immaginare di conoscere nuove persone, di ricevere una sorpresa, si può sperare in qualcosa di meraviglioso che possa capitare proprio a noi. Questo momento è la colazione: ci si ritrova trascinandosi dal letto, (magari con la copertina addosso), sul tavolo in cucina, caffè, the, succo di frutta e qualcosa da mangiare rigorosamente homemade.
Vi abbiamo chiesto di condividere con noi il vostro momento mattutino homemade, è stato bello raccogliere i vostri commenti e pensare alle storie che possono esserci dietro.

Ezio consiglia di iniziare la giornata con marmellata di more colte ad agosto in campagna con yogurt bianco ed un pezzo di ciambellone con frutti di bosco...immaginate i profumi!
Per Cirio la colazione è all'insegna di caffè (immancabile), fette biscottate, marmellata o miele e latte; Sarù preferisce yogurt, pane integrale con marmellata di fragole o albicocche. Alternati a cereali o prugne secche. Mi raccomando yogurt rigorosamente homemade!
Il nostro Carlo insieme a Bibi (la dolce metà di Micol) propongono cappuccino di soia (ma è buono?) e gnocco fritto, un grande classico della colazione domenicale modenese! Come un grande classico è la torta di mele della nonna, vero Carlotta? Un ricordo d'infanzia per affrontare il nuovo giorno! Infine Federico ci lascia la sua ricetta dei pancake alle fragole: con una compagna american lover come noi non poteva essere altrimenti!
Le Muffins variano sempre molto la loro colazione, Ceci prepara sempre il suo yogurt homemade, Micol sforna biscotti e dolcetti, ma per il Mercoledì Social di oggi abbiamo cavalcato l'onda di #breadanatomy, e armate di Jean e Claude (i nostri lieviti madre), abbiamo preparato il classico pane in cassetta per la prima colazione.

La ricetta che abbiamo scelto è quella di Sandra di Un Tocco di Zenzero, abbiamo solamente sostituito il lievito di birra con il lievito madre. Il risultato? Un profumo in più per casa e un'altra ricetta da raccontare...provatela!


domenica 22 settembre 2013

Certe giornate nascono lente..


Lente come la giornata dei miei gatti, come una tazza di the lasciata a raffreddare, come sfogliare oziosamente una rivista, come il pane che lievita paziente, come far saltare i sassi sulle onde, come il pescatore che osserva il galleggiante, come il fuoco acceso con la legna, come il passo di un esperto montanaro, come una grigliata che si trascina al pomeriggio.. Alcune giornate nascono così, lente. Solo alcune perché i ritmi di lavoro, vita familiare, blog, sport fanno parte di noi, della nostra iperattività cronica, della voglia che ci fa svegliare presto la domenica per andare al Macef o andare e tornare in giornata da Bra per non perderci Cheese.. Ma alcune giornate nascono così, lente. 

Perché è scomparso il piacere della lentezza? Dove mai sono finiti i perdigiorno di un tempo? Dove sono quegli eroi sfaccendati delle canzoni popolari, quei vagabondi che vanno a zonzo da un mulino all’altro e dormono sotto le stelle? Sono scomparsi insieme ai sentieri tra i campi, insieme ai prati e alle radure, insieme alla natura?
(Milan Kundera, La lentezza)

E nelle giornate lente ci piace preparare dolci (siamo golose lo sapete ormai): mettere le mani nella farina, accendere il forno, mescolare la crema, sentire il profumo che pian piano si spande in cucina, seguire i tempi e il ritmo della ricetta, aspettare che il dolce sia composto, poi sbocconcelarlo tra le chiacchiere, un caffè e una vecchia puntata di Una Mamma per Amica... Questo dolce - con le ultime pesche dell'estate che se ne va - prende ispirazione da una ricetta di Sale e Pepe ma al semolino dolce abbiamo sostituito un cream cheese frosting (il semolino dolce ci sembrava troppo salutare per una giornata lenta..).



Ingredienti (tortiera 22 cm)

Per la pasta frolla:

100 g farina
100 g farina di riso
100 g burro
40 g zucchero
1 uovo
sale

Per il cream cheese frosting:

230 g formaggio cremoso a temperatura ambiente
115 g burro a temperatura ambiente
120 g zucchero a velo 
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

2 pesche noci

Preparate la pasta frolla. Unite le due farine, un pizzico di sale, il burro a pezzettini, lo zucchero e l'uovo e lavorate brevemente. Avvolgete l'impasto nella pellicola e lasciate riposare 30 minuti in frigorifero. Preriscaldate il forno a 180°. Stendete la frolla in una sfoglia di circa 3 mm di spessore e posizionatela nella tortiera imburrata e infarinata. Bucherellate il fondo con una forchetta e mettete la tortiera 30 minuti in frigorifero o 15 minuti in freezer, in modo che la pasta si indurisca prendendo bene la forma. Cuocete la frolla in bianco (coperta con carta da forno e legumi) per circa 20 minuti quindi completate la cottura dopo aver eliminato la carta da forno e i legumi per 5-10 minuti. Lasciate raffreddare completamente. Nel frattempo preparate il frosting. Mettete in una ciotola il formaggio cremoso e ammorbiditelo mescolando con una spatola. Aggiungete gradatamente il burro, sempre mescolando, quindi lo zucchero a velo e infine l'estratto di vaniglia. La crema deve risultare soffice e gonfia. Versate copiosamente (come direbbe Nigella) la crema sulla base e completate con le pesche noci tagliate a fettine sottilissime. Conservate in frigorifero ma non servite il dolce troppo freddo.

giovedì 19 settembre 2013

Cheese!! It's #mercoledisocial


Freschi e stagionati,  a pasta dura o molle, italiani o esteri, meridionali o nordici a noi ci piacciono davvero tanto! No ma che avete capito? Stiamo parlando dei formaggi!! Che questo fine settimana (20-23 settembre) saranno protagonisti a Bra (CN) in occasione di Cheese, la manifestazione biennale organizzata da Slow Food per celebrare l'arte casearia. Potevamo mancare? Certo che no!! Andremo ad assaggiare (come al solito magnate starete pensando!), curiosare e incontrare vecchi amici  - come Caseificio Pioggia  e Cascina Fontanacervo - e nuovi come Ferrari Formaggi a cui ci introdurrà Maricler che in una surreale comunicazione 2.0 con un casaro ci presenterà il loro Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna e il loro Grana Padano Riserva. Se sarete a Bra venerdì non potete perdervela!


Il Mercoledì Social di oggi è quindi dedicato ai formaggi e il più gettonato nelle ricette che ci avete suggerito è proprio lui il nostro amato Parmigiano Reggiano!! L'antipasto ce lo porta Cirio con dei croccanti cestini di Parmigiano ripieni di ratatuille di verdure (a questo link la videoricetta), mentre il primo è offerto da Botteghà: un "cacio e pepe all'emiliana" in cui i tagliolini all'uovo si uniscono alla crema di Parmigiano della dispensa di Amerigo. E lui - The Only Parmesan - ci regala infine un dolce davvero interessante, preparato dallo chef Alberto Rossetti del ristorante Al Tramezzo di Parma  in occasione del compleanno (50 anni) del Prosciutto di Parma: un sandwich dolce con crema alla vaniglia Tahiti, albicocche, Prosciutto di Parma croccante, cioccolato bianco, Parmigiano Reggiano e tartufo. Rimanendo in tema di tipicità dal Trentino arriva la ricetta dei Canederli al Puzzone di Moena, un grande classico che ci suggeriscono Gusto Dolomiti e Visit Trentino

Se fino ad ora siamo stati a Nord non ci possiamo certo scordare i formaggi pugliesi (hanno un posto speciale nel nostro cuore, che ci volete fare?) che oggi arrivano in una ricchissima pizza: la pizza Pioggia alla martinese con mozzarella, scamorza affumicata, capocollo di Martina Franca e rucola. La ricetta ce la mette Simona Giacobbi e i formaggi il Caseficio Pioggia con la promessa che quando scenderemo in Puglia ce la faranno assaggiare!

Passa dal Sud al Nord, in un riuscitissimo matrimonio siculo-svizzero la ricetta di Claudia (La Femme du Chef) che rivisita il classico timballo di anelletti in una variante in bianco con il Gruyère DOP. Sempre svizzero ma Emmentaler DOP, il protagonista dell'intrigante dolce di Federico (Un Cuoco Per Casa): una cheesecake con aspic di pere e moscato. Entrambe le ricette erano state ideate per il bellissimo contest "La Svizzera nel piatto", organizzato da Teresa Balzano e a cui avevamo partecipato anche noi. Se proprio non vi ricordate ecco il link alle nostre ricette!

La cheesecake di Federico forse potrebbe piacere a Patrizia Forni, che cita proprio uno dei nostri dolci del cuore come ricetta a base di formaggio, insieme a una bella ricotta fresca di capra condita con il miele. E rimanendo in tema di "capre" ci è molto piaciuta la ricetta suggerita da Marina (Tarte Maison) : una sfoglia al caprino che abbina velocità di esecuzione a una pasta sfoglia in versione light!!

Per la nostra ricetta invece andiamo in Valle D'Aosta meta prediletta - come ormai dovreste sapere!! -  delle scorribande sullo snowboard di Micol, che dopo aver aperto e chiuso il comprensorio ama rifocillarsi con una bella polenta grassa. Ho bruciato calorie quindi me la posso permettere, tiè!! Vi consigliamo di assaggiare quella (vedi foto) del ristorante La Terrazza di Courmayeur.


Ingredienti (4 porzioni)

400 g farina gialla
400 g Fontina
200 g di Beuro de Brossa
pepe in grani

In un paiolo di rame, o in una pentola capiente, portate a ebollizione 2 l di acqua, salatela, quindi versate a pioggia la farina. Mescolate bene con una frusta e poi con un cucchiaio di legno, schiacciando eventuali grumi contro il bordo del recipiente. Proseguite la cottura della polenta per 1 ora e 15 minuti, fino a ottenere un composto molto sodo e perfettamente omogeneo che si stacca dalle pareti del recipiente. Circa 15 minuti prima che la polenta sia pronta, aggiungete la fontina tagliata a fettine molto sottili e il burro a pezzetti, mescolate bene per far sciogliere e amalgamare gli ingredienti, portate a cottura e servite, spolverizzando di pepe macinato al momento. 

giovedì 12 settembre 2013

Il Mercoledì Social: #breadanatomy spoiler


Dopo il bellissimo racconto di Micol su Bread Religion, e dopo il regalo di due piccoli pezzetti di pasta madre di Sara Papa, abbiamo deciso di prendere seriamente le parole della guru dei panificati, ossia "non avere paura della lievitazione ma imparare dai nostri errori". C'è chi non ama impastare, ma come spesso vi abbiamo raccontato, a noi piace tantissimo. Innanzitutto come valvola di sfogo per tutto: è scientificamente provato che impastare fa bene all'umore ed è perfetto anche come allenamento! Poi è un insieme di tante emozioni, la scelta degli ingredienti giusti, la sensazione sulle mani della pasta, vedere la lievitazione e poi sentire il profumo del pane appena sfornato per tutta casa! Ho guardato troppi film sdolcinati dite? Tutto questo per dirvi che si, noi ci crediamo!! Ed iniziamo la nostra storia d'amore con Jean e Claude al suono di #breadanatomy!
In suo onore il mercoledì social di oggi parla proprio di pane, vogliamo suggerimenti di ricette da cui partire per la nostra avventura! Nina ci ha suggerito un classico che io amo tantissimo, la torta di rose! Sono proprio curiosa di farla con il lievito madre... Un biscotto al giorno invece ci ha suggerito l'Oatmeal Bread, attendiamo la ricetta sul tuo blog!! 

Le Muffins invece mentre aspettano i vostri suggerimenti, vi regalano la ricetta del Pan de Chiapas!



Ingredienti

510 g farina Petra 1
240 g latte
50 g lievito madre
20 g zucchero
20 g olio di semi
50 g semolino


Impastate la farina con lo zucchero, il lievito madre, l'olio di semi, il latte e 8 g di sale. Mettete l'impasto in una ciotola, coprite con un canovaccio e lasciate lievitare per almeno 2 ore. Togliete l'impasto dalla ciotola, rovesciatelo su una teglia spolverizzata di semolino, appiattitelo con un mattarello fino ad uno spessore di 2 cm e e cospargetelo di semolino anche in superficie. Lasciatelo riposare in frigo per 10 minuti. Con un tagliapasta ricavate dei dischi di circa 7 cm di diametro. Cuoceteli su una padella antiaderente non calda, ci vogliono circa 7 minuti di cottura per lato. Noi li abbiamo mangiati con salsa bernese e piccoli burgers di tonno (la ricetta presto sul blog!!), ma sono perfetti anche per accompagnare curry di verdure e piatti speziati.

lunedì 9 settembre 2013

#Breadanatomy: seguiteci nella nostra avventura con la panificazione


Eccola, è lei, Sara Papa, la guru dei panificati e maestra d'eccezione per una lezione sul buon pane e sul lievito madre organizzata da Molino Quaglia in occasione di Bread Religion (di cui parleremo tra poco). Dall'incontro con Sara e dal dono di un tocchetto del suo lievito madre, nasce la nuova sfida delle vostre Muffins: far sopravvivere i rispettivi lieviti madre e scoprire insieme a voi i piccoli segreti della panificazione. Con Jean e Claude - i nostri lieviti madre, così battezzati in omaggio a  Jean-Claude e Madre i protagonisti di Sensualità a corte - sperimenteremo farine, pani, focacce, grissini tra lievitazioni, rinfreschi e impasti. Nostra compagna di viaggio sarà Petra, la linea di farine del Molino Quaglia con grano 100% italiano macinato a pietra, la "Madre" da cui sono nati Jean e Claude e una farina che grazie alla macinazione "come una volta" mantiene inalterato al suo interno il germe di grano che le conferisce una capacità fermentativa e un potenziale di assorbimento di liquidi più alto di quello delle farine convenzionali, macinate a cilindri. Seguiteci con l'hashtag #breadanatomy!!!!

E cosa vi ha insegnato Sara Papa vi starete chiedendo?? Per prima cosa ci ha trasmesso tutto il suo amore per il pane, nato durante la sua infanzia e riscoperto da adulta attraverso i consigli di sua madre, poi ci ha insegnato a non avere paura della lievitazione ma a imparare dai nostri errori, e poi.. Lo scoprirete seguendo #breadanatomy!!

Ma dicevamo all'inizio del post: Bread Religion, un evento riuscitissimo che Molino Quaglia ha organizzato ieri nella stupenda piazza di Este (PD) in collaborazione con Il Mangiadischi e Rolling Stone. 


15 grandi chef e 15 grandi panettieri hanno dato vita a 15 panini d'autore, 15 soste nel cuore di Este ascoltando in diretta Carlo Spinelli e il suo Mangiadischi, sulle note delle canzoni scelte da Andy dei Bluvertigo. Pane, amore e fantasia verrebbe quasi da dire.. Chi ieri era ad Este non può non essere rimasto indifferente all'atmosfera rilassata dell'evento, quasi da festa in casa in cui ognuno porta qualcosa (qualcuno non ha portato i tovaglioli però!!), e alla magia che ha permesso e un pane e ad un condimento di diventare un piatto, una ricetta, un panino inteso come un insieme armonioso e complesso e non come un pezzo di pane che tiene insieme qualcosa difficile da mangiare con le mani.. 

Dei 9 panini assaggiati nel bellissimo tour abbuffata in compagnia di Maricler e Fabrizio (The Chef Is On the Table), 3 più di tutti hanno conquistato le nostre papille...  


1. Il risveglio barocco di Aurora Mazzucchelli (Ristorante Marconi) e Massimo Vitali (Panificio Vitali): ciabattina di Petra con formaggio ragusano, origano di Sicilia, olive fresche e cioccolato di Modica, un omaggio alla colazione che Aurora faceva in Sicilia prima di andare al mare da piccola a base di pane, olio e peperoncino. PS: di Aurora e della sua cucina vi dobbiamo ancora parlare, abbiamo avuto la fortuna di cenare da lei al Marconi...


2. Il panino di Fabio Pisani (Aimo e Nadia) e Davide Longoni (Panificio Longoni): pagnotta di Petra con cicerchia, cicorietta selvatica pugliese e ricotta marzotica. 


3. Il panino di Renato Bosco (Saporè) e Sara Papa: ciabattina di Petra con frittatina, yogurt, misticanza di stagione, cipolla caramellata e San Marzano confit

Che la Bread Religion sia sempre con voi e seguiteci su #breadanatomy mi raccomando!!!   

giovedì 5 settembre 2013

Il Mercoledì Social: il sapore dell'estate


Nonostante l'aria trasognata di Paperino, le vacanze sono ormai (ahi noi!) finite e l'estate è agli sgoccioli.. Ma in vista di autunno e inverno portiamo con noi i ricordi di questa lunga estate, le canzoni che le hanno fatto da colonna sonora, i profumi di cui ci siamo riempite e naturalmente tutti i sapori che abbiamo scoperto, ritrovato e amato. A questo, alle ricette e ai piatti, della vostra estate è quindi dedicato il Mercoledì Social di questa settimana di inizio settembre..

Partiamo da un gusto dolce e speziato con lo strudel di Annamaria (Bperbiscotto), strudel che arricchito di pesche e amaretti ha insaporito anche l'estate di Alessandra (Ricette di Cultura) insieme alle minipie di mirtilli, la torta ripiena di pesche al cacao e la acciughe al verde, niente male che dite? Anche l'estate di Anna (Cucina Precaria, in partenza beata lei per i Portogallo!) ha assaporato il gusto sapido della acciughe, accompagnate da peperoni e pomodori su una croccante bruschetta..

Ancora sapore di mare per le polpette di alici con salsa di pomodoro e pinoli di Cirio mentre per Silvia (Cuochi per Passione) l'estate ha il gusto del roast-beef alle erbette e pomodori. Balcanico invece il gusto estivo di Patrizia con la Greek Salad, freschissima e "se non si esagera con la feta addirittura meglio della caprese nostrana".

E il gelato, simbolo dell'estate? Arrivano a ricordacelo Nina (Fragola e Cannella) "rigorosamente sul cono e porzionato in spumose palline" e Lucrezia (Peanut in Cookingland) che ci fa scoprire il gelato "raw", ottenuto frullando la banana congelata con altri frutti e aromi a piacere.

Nell'estate di Manuela (Pensieri in Viaggio) c'è stato il sapore della frutta, nei centrifugati rinfrescanti, e quello della pasta fredda con le verdure grigliate mentre in quella di Valentina (Appetitosando) il gusto delle cozze in guazzetto "sapientemente preparate dalle mani della zia".

Anche la nostra estate ha avuto tantissimi sapori: le note forti delle aringhe e quelle speziate della cannella dalla trasferta svedese, il gusto dei nostri amatissimi chicchetti, la bontà dei formaggi pugliesi, i sorprendenti intrecci di sapori che abbiamo assaggiato da Aurora (Mazzucchelli).. Ma uno più degli altri abbiamo scoperto in questa estate e porteremo con noi anche nei prossimi mesi ed è quello dell'Eton Mess di La Cucina Inglese, un dolce (tipicamente inglese of course) che è stato pensato a Eton per la partita di cricket contro Harrow. Ecco la nostra ricetta leggermente rivisitata, con le more a sostituire le fragole e i biscotti al posto delle meringhe.

Ingredienti (4 porzioni)

300 g more
400 ml di panna
5 biscotti Gran Cereale
1 cucchiaio di zucchero di canna
un sorso di moscato
1-2 cucchiai di zucchero
Un po’ di menta fresca

Lavate le more e frullatele con 1 cucchiaio di zucchero di canna lasciandone da parte alcune per la decorazione. Montate la panna con un 1 o 2 cucchiai di zucchero e con un sorso di moscato fino a quando ci sono picchi morbidi, non troppo, deve rimanere spumosa. Sbriciolate i biscotti. Iniziate a riempire le coppette con uno strato di granella di biscotto. Proseguite con uno strato di purea di more, uno di panna, un altro di biscotto, uno di more e un ultimo strato di panna. Decorate ogni coppetta con la purea rimasta, una mora intera e se volete un altro biscotto. 


lunedì 2 settembre 2013

L'arte del ragù


Primi giorni di settembre e mi metto già a cercare ricettine autunnali! Complice il pensiero di temperature meno miti e la voglia di un vero pranzo domenicale emiliano, mi sono cimentata nelle classiche tagliatelle al ragù. Ma non un ragù qualunque, un ragù storico. La mia famiglia in parte di origini campane, ha una tradizione di ragù familiarizzante la versione napoletana, quella con braciole, costine e cotiche, e innaffiata con vino rosso (al contrario del bianco che si trova nella ricetta bolognese). In questa ricetta che vi propongo oggi ho voluto provare la ricetta storica del ragù alla bolognese ma cucinata con lo strutto (che molte rezdore usavano e usano tuttora nelle salse).
E ieri sera tra le ultime puntate di Unti e Bisunti, lo chef Rubio ha incontrato la patria dello strutto sfidando la piadina romagnola, frase simbolo della serata "lo strutto va bene per tutto anche come crema"! (non dubitate....di creme se ne fanno per davvero!)
Il gusto? Lo strutto esalta appieno il sapore della carne rendendola molto più morbida al palato...una goduria insomma!

Ingredienti (per 4 persone)


60 g strutto
300 g carne di manzo tritata 
150 g pancetta distesa
1 carota
1 sedano
1/2 cipolla bianca
1 bicchiere di passata di pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 bicchiere di latte
sale, pepe

Lavate e tritate finemente le verdure, fatele appassire con la pancetta tagliata a dadini e lo strutto. Aggiungete la carne macinata e il pepe. Lasciate insaporire poi aggiungete il vino e il pomodoro. Lasciate bollire circa due ore, dopodiché aggiungete il latte e aggiustate di sale. Lasciate cuocere a fuoco lento per un'altra mezz'ora. Condite le tagliatelle e servite.