mercoledì 31 luglio 2013

Il Mercoledì Social: formaggi pugliesi dalla burrata al caciocavallo


Quello che più amiamo della rete è che spesso in un attimo nascono incontri che da virtuali si trasformano in reali e così è stato mentre ero in vacanza nella mia Lizzano (TA) e mi è arrivato l'invito da Pioggia Store ad andare a visitare il loro caseificio a Martina Franca. Ho così potuto conoscere Vincenzo - che con suo fratello gestisce il caseificio di famiglia - un vero casaro che il formaggio lo sa fare ma anche un imprenditore che ha deciso di abbinare tradizione e qualità ed ecommerce  e comunicazione online. Ebbene sì finalmente anche al Sud una piccola azienda che capisce l'importanza dei social network! Una piccola azienda che in più ha tutto il sapore della tradizione pugliese, dove le scamorze vengono affumicate alla mattina presto nei campi, come ci racconta Vincenzo, dove il latte arriva fresco solo da allevamenti selezionati nella zone della Valle d'Itria e delle Murge, dove le sapienti mani dei casari intrecciano i nodini di mozzarella ad uno ad uno.



Bottega e laboratorio uno affianco all'altro, al Caseificio Pioggia ho avuto la fortuna di vedere dal vivo come nasce una burrata (se non avete in programma una gita a Martina Franca per il momento potete accontentarvi del video), di scoprire come la pasta filata della mozzarella viene lavorata per diventare nodino, fiordilatte o treccia e di assaggiare il caciocavallo Nobile, derivato da latte vaccino rigorosamente di mucche allevate al pascolo.

Sulla scia di questo bellissimo incontro con Vincenzo e con il suo caseificio, dedichiamo quindi questo Mercoledì Social a tutti i formaggi pugliesi: burrata, caciocavallo, mozzarella naturalmente, cacioricotta, scamorza, ricotta..

Federico parte subito con questo antipasto alla Cannavacciuolo: burrata, pomodori confit e pane carasau, perfetto con i latticini pugliesi! Angela, la nostra chef del ristorante Torre di Angelucco ci regala la ricetta del tortino di ricotta e cioccolato fondente al San Marzano Borsci (amici se avete in programma una vacanza pugliese passate da Martina Franca e dalla chef Angela!). Viaggiare in Puglia consiglia la pampanella tarantina e una classica caprese, mentre Sanguedolce ci stupisce con dei particolarissimi muffin salati con cuore di stracciatella e pomodori secchi! Da provare! Instagramers Puglia in coro con Manuela propongono una crudaiola fresca con ricotta marzotica. Il Caseificio Pioggia ci fa tornare ai primi piatti con i gnocchetti sardi e la burrata, infine Ezio, pugliese in trasferta prossimamente a Modena, valorizza la materia prima pugliese con semplice pomodoro fresco e basilico.

Avete preso nota? E la nostra ricetta? Noi abbiamo preparato degli spaghettoni con pomodoro fresco, spinaci e burrata fresca, eccoli!


Ingredienti (4 porzioni)

350 g spaghettoni freschi
500 g pomodorini
500 g spinaci freschi
200 g burrata 
1 spicchio d'aglio
olio evo
sale

Sbollentate i pomodorini in acqua bollente per 1-2 minuti, sbucciateli ed eliminate il liquido con i semi. Fate dorare lo spicchio d'aglio in padella con un filo d'olio e saltate i pomodorini per una decina di minuti. Eliminate l'aglio, salate a piacere e tenete in caldo. Pulite accuratamente gli spinaci, sbollentateli in acqua bollente per pochi minuti , quindi saltateli in padella con un filo d'olio e un pizzico di sale. Cuocete gli spaghettoni in acqua salata. Posizionate gli spinaci sul fondo del piatto, aggiungete i pomodorini e quindi gli spaghettoni. Finite il piatto con la burrata fresca e servite.

domenica 28 luglio 2013

Chocolate Shortbread


Si sa che una delle attività domenicali preferite delle Muffins quando non sono fuori porta è sfornare dolcetti che allieteranno le colazioni pre-lavoro della settimana successiva.. Tra plumcake, muffin e torte soffici non ci facciamo mancare ovviamente nemmeno i biscotti e questa volta la nostra scelta è caduta sui Chocolate Shortbread di Martha Stewart, friabili e velocissimi da fare! Se preferite la versione "bianca" a quella al cioccolato (io anche) vi avevamo raccontato la ricetta sotto l'albero di Natale in questo post. Buona domenica!!

Ingredienti

115 g burro
95 g farina 0
60 g zucchero a velo
3 cucchiai di cacao in polvere

Per la glassa
30 g zucchero a velo
1 cucchiaino di acqua (5 ml)
colorante giallo in pasta o in polvere

Accendete il forno a 150° e imburrate e infarinate una teglia rotonda di 20 cm di diametro. Sbattete il burro energicamente. Aggiungete poi la farina, lo zucchero e il cacao. Mettete il composto in frigo per 10 minuti. Appiattitelo poi nelle teglia e schiacciate il bordo con le punte della forchetta. Cuocete in forno per 30 minuti, sfornate e tagliate immediatamente con una lama liscia in 8 fette. Lasciate raffreddare completamente, quindi separate gli shortbread. Preparate la glassa. Unite zucchero a velo,     una pallina di colorante e un cucchiaio d'acqua e lavorate con le fruste. La glassa deve essere sfaldabile ma non troppo densa. Decorate le punte degli shortbread con la glassa gialla e lasciate indurire per 15 minuti.

giovedì 25 luglio 2013

Il Mercoledì Social: il limoncello!


Mercoledì Social in giallo per rinfrescarci dalla calura estiva! E il suo gusto non poteva che essere agrumato: oggi infatti parliamo di limoni. Dalle numerose proprietà medicamentose e "magiche", il limone pare venisse usato come rimedio contro i veleni e le malattie contagiose. Valentina ce lo propone in una torta evergreen perfetta per la prima colazione, Liliana ci ricorda "le delizie al limone", tipico dolce della costiera amalfitana e un grande classico della pasticceria napoletana. Concetta ci suggerisce un risotto con gamberetti, zucchine e aromatizzato al limone, Elisa su Instagram propone un altro primo, i tagliolini al limone e semi di papavero (ci dai la ricetta?) oppure una crostata con lemon curd (noi lo adoriamo!!). Raffaele invece propone il Lemon Bread, "tratto" dal più noto Banana Bread tipico della cucina americana. E poi Mariacristina ci dice che sua mamma con lo sfusato amalfitano ci prepara il limoncello, e Valentina rincara la dose con la sua ricetta, noi vi regaliamo la nostra! 
Freschissimo, anzi ghiacciato superbo dopo una cena d'estate con gli amici! Il limoncello è un classico digestivo post cena da offrire, e se avete rubato qualche limone all'Isola d'Elba come è capitato al fautore di questa ricetta, il risultato sarà ancora migliore delle aspettative!

Ingredienti (per 4 bottiglie)

20 limoni medio grossi non trattati
3 litri d'acqua
2 litri di alcool puro a 95°
2,4 kg zucchero

Lavate i limoni in acqua tiepida e puliteli da eventuali residui. Sbucciateli facendo attenzione ad evitare di togliere anche la parte bianca della buccia (che risulta amara), mettete le scorze su un tagliere e riducetele a julienne; mettetele a macerare per un mese insieme a 750 ml di alcool puro in un contenitore di vetro chiuso ermeticamente, in un luogo buio e fresco.
Passato un mese, portate ad ebollizione l’acqua e unitevi lo zucchero, mescolando fino allo scioglimento. Lasciate raffreddare lo sciroppo ottenuto, versatelo, insieme agli altri 250 ml di alcool rimasto, nel contenitore contenente le scorze in infusione. Chiudete di nuovo il contenitore e lasciatelo riposare per altri 40 giorni sempre al buio. Trascorso questo periodo, aprite il contenitore, filtrate il tutto, mettetelo in bottiglia e riponetelo in freezer.

mercoledì 17 luglio 2013

Il Mercoledì Social: speciale chicchetti


Farro, orzo, riso, quinoa, bulgur - alias I CHICCHETTI - i migliori amici delle Muffins in cucina e a tavola, sia d'estate in insalate e primi piatti freddi che d'inverno in zuppe e minestre, il nostro comfort food anti-gelo. Sul blog vi abbiamo proposto tante ricette (scoprite le etichette Farro orzo e co. e Riso) mentre oggi le abbiamo chieste direttamente a voi!!

La prima a rispondere è stata la nostra Anna che ci sfida definendosi "la regina dei cicchetti" e invitandoci a scegliere la ricetta direttamente dal suo blog. Andate a curiosare su Cucina Precaria per scoprire il "mondo precario" di Anna e la sua scrittura frizzante, noi di ricette con i chicchetti non siamo riuscite a sceglierne solo una ma almeno due!! Una più invernale - i suoi Involtini di verza con cous cous integrale - e una che ha tutto il sapore dell'estate - l'Insalata fresca di grano e tabulé. Brava Anna (ma il titolo di regine lo contendiamo anche noi!!).

Sia estiva da gustare fredda, sia invernale da mangiare calda arriva il Farro e Orzo con verdure di Bluberry Muffin Bakery, con piselli, peperoni, melanzane e zucchine grigliate e cubetti di pecorino toscano dolce. 

Unisce ben tre cicchetti - riso, farro e orzo - la raffinatissima ricetta di La_Sistren con pesto, salmone affumicato, pomodori e zucchine grigliate, solo guardando la foto abbiamo già l'acquolina in bocca!

Passando dai "chicchetti interi" ai "chicchetti agglomerati" (il cous cous è un granello di semola) arriva il coloratissimo cous cous arcobaleno di Maria Cristina con zucchine, mais, pomodorini, curry e basilico. E se non sapete se servire il cous cous con cucchiaio e forchetta andate su News and Foodies per la soluzione!!

Arriva dall'Umbria l'ultima ricetta della carrellata - direttamente da chi i chicchetti li produce (e per di più biologici) - con la ricetta dell'Agriturismo La Corte del Lupo: una zuppa di farro con cicerchie, borlotti, rosmarino e barbozza. La barbozza è un salume tipico della zona tra Perugia, Assisi e Norcia, una sorta di guanciale aromatizzato, dalla tipica forma triangolare. Per una "barbozza personale" l'agriturismo La Corte del Lupo prevede anche la possibilità di adottare un maiale, che crescerà allo stato brado nei pascoli adibiti prima di diventare la vostra barbozza, prosciutto, eccetera..

Noi in chiusura vi lasciamo una ricetta velocissima con riso basmati, avena e lenticchie conditi alla greca, realizzata provando uno dei Salvaminuti Pedon.

Ingredienti

250 g basmati, avene e lenticchie
1 melanzana
80 g feta sottolio
10 olive kalamata
10 olive verdi

Lavate e mondate la melanzana e tagliatela a cubetti piccoli. Fate arroventare una padella, cospargetela di sale e dorate i cubetti di melanzana. Dopo qualche minuto aggiungete un paio di cucchiai di olio e completate la cottura (la melanzana deve diventare tenera). Denocciolate le olive e tagliatele in pezzi irregolari. Cuocete in acqua bollente il mix basmati, avena e lenticchie. In una ciotola unite i cereali alle melanzane, quindi aggiungete le olive e piccoli cubetti di feta sottolio. Servite tiepido. (Per realizzare i "cubotti" della foto abbiamo utilizzato uno stampo da mini-plumcake). 

martedì 16 luglio 2013

Il plumcake agrumato


In questo ultimo periodo "colazione" fa sempre rima con "plum-cake": al cioccolato, variegato, alla frutta, purchè sia il classico tortino lievitato che messo al centro della tavola riesce a darmi un ottimo buongiorno. Ed è curioso pensare come il suo termine derivi in realtà da un dolce non lievitato ma fatto da pasta frolla e prugne! Ed è anche curioso che io abbia deciso di provare la sua variante agrumata usando il lime...dovete sapere che non sono una fan del limone, soprattutto nei dolci, ma saranno i semi di papavero, sarà lo zucchero di canna, fatto sta che questa versione è salita al vertice della mia classifica dei dolci da colazione estivi! 
E a proposito d'estate...chissà domani di cosa parlerà il mercoledì social! Rimanete sintonizzati gente...e intanto preparate il plumcake per domattina!


Ingredienti:

150 g farina 00
50 g fecola
80 g burro
150 g zucchero di canna
2 uova grandi
1 bustina di lievito
il succo di un limone
il succo di un lime
la scorza del lime
latte qb
semi di papavero


Accendete il forno a 180°. In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero. A questo punto aggiungete il burro fuso, il succo e la scorza degli agrumi. Aggiungete la farina, la fecola e il lievito, amalgamate il tutto con un po' di latte. Incorporate i semi di papavero. Rivestite uno stampo da plumcake con carta da forno bagnata e strizzata, versate il composto e infornate per circa 30/40 minuti.

domenica 14 luglio 2013

Roma: là dove il Food è Street.



Lo scorso 4 luglio sono partita alla volta di Roma attirata dal richiamo dello Street Food, ma non di uno qualunque, parliamo di vero Cibo da Strada italiano. Una serie di ricette ma soprattutto di luoghi anche ambulanti che fanno e hanno fatto la storia enogastronomica italiana. Il Gambero Rosso, in collaborazione con Ferrero - Estathè,  ha deciso di raccogliere 20 ricette e 300 luoghi in una prima Guida allo Street Food Italiano.
L'evento di presentazione aveva come location esclusiva la Città del Gusto di Roma che per l'occasione ha trasformato una delle sue terrazze nel paradiso del Cibo da Strada, con tantissimi stand ognuno rappresentante le regioni d'Italia. 
Ad accoglierci il re dello street food romano, il Trapizzino cucinato da Stefano Calligari, che dire...l'immagine può parlare da sola? Il ripieno era pollo alla cacciatora, vi posso solo dire che io un pollo così buono non l'ho mai mangiato, e che si, lo ammetto, mi sono leccata pure la carta!


A seguire durante la conferenza stampa sono stati premiati 20 "street chef" rappresentativi del proprio territorio (tra cui Lella di Rimini con la sua storica piadina!). 


Premi specialissimi a Cristina Bowerman per il "Panino dell'anno" (Pastrami di lingua) e a Valeria Piccini "Street Food da Chef" per il tris di trippe e lampredotto. Quest'ultimo se vi capita assaggiatelo, non amo la trippa, ma questa rivisitazione street......wow!


E dopo un piccolo temporale via all'assalto girovagando tra gli stand! I miei preferiti? La pizza fritta de La Masardona – Napoli (NA) e i cannoli dell' Antica Focacceria San Francesco – Palermo (PA).



Che dire...come avete notato abbiamo dedicato diversi Mercoledì Social allo Street Food, Le Muffins sono esserini da cibo da strada per tanti motivi: il cibo da strada è condivisione, è prodotti del territorio, è storia, è tattile, e in un cartoccio riesce a racchiudere i sapori della propria terra. E' semplice, e mette tutti di buon umore!
Grazie ad Ilaria di averci invitato e alla bellissima compagnia della serata! Sappiate che questo è solo un post riassuntivo di una serata indimenticabile, e che continueremo ad accozzarvi con le ricette da street food! E'partita la mania! 

Ci sarà una seconda edizione vero?? Il magnometro ci aspetta!

mercoledì 10 luglio 2013

Il Mercoledì Social: lo Street Food estero!


In attesa di raccontarvi una delle serate più mangerecce dell'anno, la presentazione della guida dedicata allo street food italiano realizzata da Estathe in collaborazione con il Gambero Rosso che si è svolta la scorsa settimana a Roma, oggi vi portiamo in viaggio alla scoperta dello street food estero. E lo facciamo partendo dalla Gran Bretagna dove La Cucina Inglese (e chi meglio di lei!!) ci consiglia di andare allo Street Feast London dove si radunano i migliori food trucks della città e dove si può assaggiare il famoso "Jerk Chicken" di Mama's Jerk. Il pollo viene marinato in frigo per una notte con cipolle, peperoncino, zenzero, pimento, timo, pepe, aceto di vino bianco e salsa di soia. Poi si griglia su una piastra rovente per 30  minuti, si disossa e si serve con ananas alla piastra, pomodori, insalata e succo di lime all'interno di un "wrap". Dello SFL Pioggia Store ricorda invece le Jacked Potatoes, le deliziose patate al cartoccio di cui vi abbiamo già parlato in questo post.

Rimanendo in UK, come non menzionare il tradizionale Fish & Chips? Ce lo ricorda Ilaria (@IlarysGrill) che in un viaggio attorno al mondo ci porta in Giappone con il sushi e poi in Spagna con le tortillas. Restando in tema spagnolo se volete conoscere il vero streetfood madrileno leggete il bellissimo post di Solopergusto in cui si parla di churros, gulas e tosta. Se invece siete a Barcellona andate al mercato della Boqueria e potrete immergervi nei sapori e nei colori delle tapas spagnole. 

Dalla Spagna ci spostiamo negli USA con Once Upon Alice  e Carolina Buonsanti che ci parlano dei food trucks di New York con pretzel e hotdog. Difficile sceglierne uno - ci spiegano - sono quasi tutti buonissimi!! Scendendo verso il Messico il premio per lo street food più strano mai assaggiato lo vince Federico Aureli che a Oaxaca ha mangiato le chapulinas, cavallette fritte croccanti e speziate.

Tornando in Europa, Laura (La_Sistren su Instagram) ci porta a Zagabria dove per strada si possono sgranocchiare le pannocchie di mais, mentre noi vi lasciamo la ricetta di uno sei nostri street food preferiti: i falafel, polpettine fritte speziate a base di ceci, a questo link.

E se Estathe e Gambero Rosso volesero realizzare una guida per lo streetfood internazionale ci proclamiamo volontarie per partire anche domani!!!

#Redolce: e se il moscato finisce nel gazpacho?


Quando il contest chiama le Muffins rispondono. Se poi il contest è organizzato da Anna, Ale e Valeria (Cucina Precaria, Ricette di Cultura e Due Cuori e una Forchetta) non ne parliamo. Se aggiungiamo che il protagonista del contest è un vino dolce che tanto tanto ci piace il cerchio è chiuso...

Ecco così che grazie all’Enoteca Regionale Colline del Moscato di Mango, dalle colline delle Langhe è arrivata fino a Modena una bottiglia di Moscato D'Asti Docg, pronta per diventare protagonista di una nostra ricetta. Documentandoci su questo vino abbiamo scoperto che - accanto al classico abbinamento con i dolci - negli Stati Uniti il moscato è spesso utilizzato per accompagnare cibi speziati o piccanti, in particolare della cucina indiana.

Con un viaggio dagli Stati Uniti alla Spagna, passando attraverso l'India, abbiamo pensato di sostituire il moscato all'aceto nella classica ricetta del gazpacho andaluso per dare una nota dolce e delicata alla salsa ed abbinarla ad un filetto di pesce bianco appena scottato. Eccovi la ricetta!

Filetto di pesce bianco con gazpacho profumato al Moscato d'Asti

Ingredienti (4 porzioni)

Per il gazpacho
1 kg pomodori San Marzano maturi
1 peperone rosso
1 cetriolo
1 cipolla bianca
1 spicchio di aglio
acqua
5 cucchiai di Moscato d'Asti
sale
pepe
olio evo

4 filetti di ricciola
sale
pepe
olio evo
salvia

Tagliate tutte le verdure a cubetti e frullatele con mezzo bicchiere di acqua, un paio di cucchiai di olio e 4 cucchiai di moscato e frullate fino ad ottenere un composto abbastanza omogeneo. Se la crema dovesse risultare troppo densa, aggiungete un po' di acqua. Condite con sale e pepe, mescolate e fate filtrare il liquido in un colino, in modo da togliere i pezzi più grossi (noi non lo abbiamo passato per lasciare una consistenza più rustica). Fate insaporire in frigo per mezza giornata. Scottate i filetti di ricciola in padella per pochi secondi, conditeli con sale e pepe e adagiateli su un piatto in cui avrete fatto un fondo con il gazpacho freddo. Insaporite con un filo d'olio a crudo e con qualche fogliolina di salvia e servite. 

giovedì 4 luglio 2013

Il Mercoledì Social: lo Street Food italiano!


Il post di oggi poteva tranquillamente intitolarsi "al nostro tweet scatenate il delirio"! Sarà l'estate, sarà la voglia di viaggi, sarà che il Mercoledì Social ha scelto un argomento molto seguito come lo Street Food! Street food ovvero "cibo da strada", quello che mangi per i mercatini, passeggiando qua e la, quello a cui non puoi dire di no nemmeno alle 4 di mattina! Abbiamo scelto questo argomento perché avremo l'occasione di partecipare alla presentazione della Guida allo Street Food di Gambero Rosso ed Estathè, (Ceci come avrete già letto si sta preparando con dieta ferrea da giorni!). Abbiamo chiesto quindi a voi "compagni digitali di cucina" di accompagnarci in una carrellata in giro per l'Italia di "cibo da strada", vediamo cosa abbiamo trovato:

Lombardia: Francesca anche se vorrebbe diventare marchigiana (alla porchetta non si comanda) ci racconta che a Milano come street food ci sono solo panini con la salamella. Francesca Singerfood rincara con rustici, panzerotti, panini con il polpo, turcinieddi e bombette (provatele!!). Marilena invece ci ha incuriosito con i bruscitti, non li conoscevamo!

Piemonte: la nostra Sandra (di cui ormai sapete siamo fan sfegatate) impazzisce per le polpette in carpione

Trentino: Matteo ci suggerisce il "cheesenic" ossia un "insolito picnic nelle Dolomiti sulla Strada dei formaggi, più streetfood di cosi!", non male eh?'

Liguria: Paola e Valeria ci parlano degli Sgabei, una ricetta povera spezina (si dice cosi?) davvero gustosa!

Toscana: Giulia ci consiglia il panino al lampredotto o il cinque e cinque di Livorno!

Marche/Lazio: Ilaria dice panino con la porchetta o olive ascolane, la ricetta? Quella di Solo per Gusto! Ma Federico anche se oggi ci ha indicato come streetfood mozzarella di bufala e provola, è la persona giusta a cui chiedere dove mangiare la migliore a Roma e dintorni... infine Claudia che ci suggerisce un bel filetto di baccalà.

Lazio/Puglia: Monica e Annamaria (direttamente dalla terra del caciocavallo podolico), oltre alla pizza bianca con mortazza, consigliano i panzerotti anche se "sono impossibili da mangiare in strada camminando". Da Martina Franca La Torre di Angelucco ci scrive del "panino con la bombetta, quello dello Zio Angelo di Pulsano puglia-love!" Luca da Roma aggiunge zeppole, panzarotti, la trippa o la pizza a portafoglio (una margherita più piccola di quella da tavolo che viene chiusa in 4 a "portafoglio"). Il Caseificio Pioggia annovera come streetfood le ciliegine di mozzarella pugliesi

Campania/Lombardia: Mariacristina ci parla di pizza a portafoglio, zeppole, crocché, arancini, frittatine di pasta, taralli...aaah i taralli!!!

Sicilia: dalla bellissima isola sicula Iaia ci racconta di pane e panelle e di pane ca meusa (con la milza), assolutamente da provare e mangiare senza ritegno! Volete una guida? Eccola!

Sardegna: Valentina ci parla della fainè di Sassari che deriva dalla farinata genovese ma va consumata al tavolo.

Ramona invece ci ha dato lo spunto per la nostra ricetta, la piadina! Antichissima presenza sulle tavole romagnole, la piadina è una sfoglia composta da farina di frumento, strutto, sale e acqua e oggi è nota in tutta Italia (tanto da diventare un prodotto industriale). Non esiste una sola piadina ma tante piadine diverse: ad esempio, la piadina forlivese, cesenate e ravennate è più spessa, mentre nel riminese (piada) tendono a stenderla molto sottile; quella pesarese, chiamata anche crescia o crostolo nell'entroterra, è sfogliata e saporita. Sostituto del pane o tipico streetfood romagnolo, la piadina diventa pranzo o cena se ripiena e addirittura dolce (provate con la Nutella mi raccomando!!)...   

Ingredienti

1 kg farina tipo "0"
150 g strutto
sale
acqua o latte quanto basta (con il latte diventa più morbida)


Unite tutti gli ingredienti con l'acqua o il latte fino ad ottenere un impasto abbastanza sodo (non lavoratelo eccessivamente perché si potrebbero formare delle bolle durante la cottura), fate riposare per circa un' ora coperto con uno strofinaccio pulito. Suddividete l'impasto in pagnottelle che, una volta distese con il mattarello, devono formare delle "piade" di circa 25-30 cm. di diametro. Lo spessore dipende molto dai gusti e può andare da due fino a cinque-sei millimetri (durante la cottura cresce). Ricordatevi di strofinare frequentemente il mattarello con della farina per evitare che l'impasto vi si attacchi. La piada deve essere cotta su di una teglia in ghisa o, ancora meglio, in terracotta sotto cui deve ardere un fuoco allegro perché deve essere cotta in fretta. Mano a mano che la cottura procede in superficie si formano delle bolle medio-piccole più cotte che conferiscono l'aspetto caratteristico. E' bene "sforacchiare" entrambe le superfici della piadina con una forchetta per migliorare la cottura interna. Utilizzate un coltello lungo a lama larga per rigirare in senso orario e rivoltare spesso la piadina.



martedì 2 luglio 2013

Torta salata con patate e gorgonzola

 
Ciao a tutti, sono Cecilia alias i Dintorni e oggi vi racconto qualche aneddoto della mia vita casalinga/culinaria. Che Le Muffins fossero amanti delle grigliate e dei pic nic lo sapevate già, ma sapevate che ogni sera i Dintorni tornano a casa sognando la cena sul divano?
Ebbene si, eccomi qui, sono io! Passerei le serate con il mio piattino e ogni tipo di pizza, torta salata, pane, riso, verdure, tutto rigorosamente homemade. La farina quando apro la dispensa viene fuori da sola e mi chiede "pasta brisè"? Rotolo o torta salata? Che fai mi mangi in ufficio, sul divano o in giro? Amo molto le cene e i pranzi, ma amo molto anche una visione del cibo più "intima" e coccolosa. Sul divano ho tutto il tempo per capire cosa posso cambiare nella ricetta, e riflettere su cosa invece ho fatto giusto o sbagliato. Quindi oggi vi propongo la mia ultima creazione e vi chiedo: volevo usare la farina integrale, ma qualcosa nell'impasto non mi convince, cosa posso aggiungere/togliere/sostituire?
E a proposito di Street Food, seguiteci nei prossimi giorni, giovedi avremo l'occasione di essere all'evento di presentazione della Guida allo Street Food Gambero Rosso! Tutti a Roma! Sappiate cari romani (e caro Federico) che sto facendo una dieta ferrea apposta.....
 
Ingredienti
200 g farina integrale
100 g burro
70 ml acqua fredda
4 patate
3 uova (le mie erano piccole/medie)
gorgonzola quanto basta
semi di papavero
sale, pepe

Preparate la pasta brisè. In una ciotola mettete la farina, il burro freddo tagliato a pezzettini, e iniziate a impastare il tutto con l'acqua fredda. Dovrete ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Avvolgetelo nella pellicola e lasciate riposare in frigo per un'ora. Pelate le patate, e tagliatele a fettine sottilissime. In una ciotola sbattete le uova, salatele e pepatele. Preriscaldate il forno a 180°. Stendete con il mattarello la pasta brisè su un foglio di carta da forno, salate la superficie, adagiate qualche cucchiaino di gorgonzola e fate uno strato di fettine di patate. Continuate con qualche cucchiaino di gorgonzola e un altro strato di patate, versate le uova e terminate ancora con qualche cucchiaino di gorgonzola. Sbattete un po' la tortiera in modo che le uova raggiungano tutta la superficie, cospargete di semi di papavero e infornate per circa 30 minuti.