Eccomi come promesso con il secondo racconto pugliese, che riguarda una meravigliosa festa in campagna organizzata da mia zia nella nostra casa in campagna.. Una festa tipica, tutto rigorosamente pugliese: dal gruppo di pizzica che ha suonato fino a tarda notte, al vino bianco della cantina di Lizzano , a pettole e panzerotti impastati e fritti da alcune esperte massaie..
La pettola è una tradizionale frittura pugliese legata al periodo natalizio; si preparavano infatti il giorno di santa Cecilia (22 novembre) o quello dell'Immacolata Concezione (8 dicembre) e si consumavano durante tutto il periodo di festa. La pettola può essere sia dolce - spolverata di zucchero - che salata - farcita con un pezzettino di baccalà o di cavolfiore (prima di essere fritta) o semplicemente salata e accompagnata agli affettati - gli ingredienti non cambiano, si modifica solo la presentazione.
Ingredienti
1 kg farina
800-900 ml acqua
1 lievito di birra
olio
1 patata lessa
2 cucchiaini di sale
Passate la patata con lo schiacciapatate e mettetela in una capace ciotola. Sciogliete il lievito di birra in un bicchiere di acqua tiepida. Unite la farina alla patata e aggiungete poi il lievito sciolto nell’acqua. Spolverate con il sale e iniziate a lavorare, unendo mano a mano altra acqua tiepida. Dovete lavorare a lungo, fino ad ottenere una pasta omogenea e molto morbida. Coprite la ciotola con uno strofinaccio o con la pellicola e mettetela a lievitare in un luogo caldo, la pasta deve almeno raddoppiare di volume. Quando la pasta sarà ben lievitata, friggete le pettole. Riscaldate abbondante olio per friggere e aiutandovi con due cucchiai mettete delle quantità di pasta come una noce e friggetele. Fate perdere l’olio in eccesso su carta da cucina e mangiatele subito spolverandole con lo zucchero a velo o salandole e servendole con affettati misti.