mercoledì 29 febbraio 2012

Spezzatino in crema di spinaci con carote alla senape


Avete presente quelle serate in cui avete cucinato cibi talmente sani e anonimi che vi viene da pasticciarci e combinarli insieme per vedere cosa ne viene fuori? Ecco...a me è successo così.....e ne è venuto fuori uno spezzatino di pollo con carote davvero speciale!!! (anche la senape era speciale.....quella di Louit Frères è unica!)

Ingredienti (per 4 persone)
300 g spezzatino di pollo
150 g spinaci lessati
1 cucchiaio di Philadelphia
1 tazza di brodo vegetale
1/2 cipolla bianca
olio
sale
pepe

Per le carote:
4 carote grandi
1 cucchiaio di senape di Dijon
1 cucchiaio di brodo vegetale (ricavato dalla tazza di brodo per lo spezzatino)

Sbucciate e tritate la cipolla, fatela appassire con qualche cucchiaio d'olio in un'ampia padella. Aggiungete il pollo e fate saltare per 10 minuti. Preparate la salsa di spinaci. Frullate gli spinaci con 1/2 tazza di brodo vegetale, il cucchiaio di Philadelphia, salate, pepate, e aggiungete allo spezzatino. Terminate la cottura e tenete da parte.
Preparate le carote. Lavatele, raschiatele e tagliatele a rondelle. In una padella mescolate, a fuoco basso, 2 cucchiai di olio con il brodo vegetale e la senape, dovrete ottenere una salsa omogenea. Unite le carote, alzate la fiamma e cuocete per circa 10/15 minuti in modo da caramellarle per bene. Salate se necessario e servite a fianco dello spezzatino.

martedì 28 febbraio 2012

E se con il riso facciamo gli gnocchi?


Della nostra passione per i chicchietti resta poco da dire. Della sfrenata tentazione di Cecilia (..i dintorni) di mettere su uno spiedo qualunque portata qualcosa avete già sentito. Di quanto sia bello mangiare i finger food chiunque può testimoniare. Mettendo insieme queste tre certezze e ispirandoci alla ricetta degli gnocchi alla romana nascono queste leggere e dorate palline di riso insaporite dal gusto del Parmigiano Reggiano e del pepe.. Quello profumatissimo acquistato a Porta Palazzo..

Ingredienti (4 porzioni)

300 g riso
100 g farina
80 g pangrattato
100 g Parmigiano Reggiano grattugiato
3 uova
80 g burro
olio evo
sale
pepe

Cuocete il riso e lasciate raffreddare. Unite le uova sbattute, 4 cucchiai di Parmigiano e il pangrattato. Salate e pepate. Formate tante palline di 2-3 cm di diametro e passatele nella farina. Ungete una pirofila e adagiatevi gli gnocchi di riso. Sciogliete il burro e versatelo sugli gnocchi uniformemente. Condite con il Parmigiano rimasto e passate in forno a 180° per circa 15 minuti, fino a doratura.

lunedì 27 febbraio 2012

Il Pendolarismo, malattia sempre più diffusa...curata con i Buttermilk Biscuits!


Ogni lunedì mattina torno attiva nella mia postazione lavorativa di Torino. Si sa, sempre più persone sono vittime di questa grave malattia che è il...pendolarismo! E colpisce con sintomi molto vari...può capitare di trovare la ragazza/signora che fin dalle 7 del mattino in stazione si pente di essersi messa quelle scarpe troppo alte, e prega di poter arrivare fino a sera. Capita di vedere file estenuanti agli sportelli con gente che realmente rischia di perdere il treno e quelli che stanno pianificando il viaggio di Natale...ci sono i mezzi-addormentati, le famiglie intere che arrivano 3 ore prima della partenza e loro....GLI STUDENTI. Ci sono quelli fighettissimi che sanno che faranno cabò a lezione per fare shopping e godersi la città e loro...i pendolari Modena-Bologna, i numeri 1. Li riconoscete per la borsa: più o meno 1 metro per 3. Al cui interno troverete: generi di conforto (cioccolato etc), viveri, appunti, astuccio, deodorante, salviette, un libro, l'ipod, e se cercate bene forse troverete anche una coperta e un cuscino nel caso il treno si bloccasse per ore. Portafoglio o cellulare? Eh no, quelli rimangono incollati alla giacca!! Avete mai preso un 36 o 37 che dalla stazione di Bologna porta all'università? Altro che Napoli...stat'v accuort!

Ingredienti (per 8 panini)
260 g farina
2 cucchiaini di lievito
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di zucchero
50 g burro 
1 cucchiaio di olive verdi tritate

Per il latticello:
150 g yogurt
25 g latte
25 g succo di limone

Preparate il latticello mescolando lo yogurt, il latte e il succo di limone. Tenete da parte. Riscaldate il forno a 220°. In una ciotola mescolate la farina, il lievito, lo zucchero e il sale. Aggiungete il burro freddo tagliato a pezzettini e mescolate formando un impasto di briciole. Aggiungete il latticello, le olive tritate e continuate a lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo (non lavoratelo troppo però!). Formate con l'aiuto di un bicchiere, i panini e adagiateli su una teglia ricoperta di carta da forno. Cuocete per circa 15 minuti e servite. Oppure portate in viaggio!


Con questa ricetta partecipiamo al contest Yogurtino sopraffino, rendi speciale il tuo piattino de La Cuochina Sopraffina!!

domenica 26 febbraio 2012

Un rotolo di vera dolcezza...


A volte noi che amiamo cucinare cerchiamo le ricette più originali, gli ingredienti più esotici, gli abbinamenti più azzardati e ci dimentichiamo che spesso le cose più semplici sono anche le più buone. Come questo dolce - solo panna e cioccolato - che però è quel dolce che non smetteremmo mai di mangiare, da bambini, da adulti, da anziani. Negli anni i nostri gusti cambiano, si evolvono, si raffinano ma le cose semplici - quelle buone - ci accompagnano sempre. Solo panna e cioccolato.

Dolce arrotolato al cioccolato

Ingredienti

5 uova
175 g cioccolato fondente a pezzetti
175 g zucchero
4 cucchiai di zucchero a velo
2 cucchiai cacao in polvere
2 cucchiai di mascarpone
250 ml panna fresca

Scaldate il forno a 180°. Appoggiate la carta da forno su una teglia rettangolare per biscotti. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e sbattete i tuorli (tenete da parte gli albumi) con lo zucchero finchè il composto diventa chiaro e spumoso. Aggiungetevi lentamente il cioccolato fuso leggermente raffreddato. Sbattete gli albumi a neve e incorporateli al composto di cioccolato in tre volte per non smontarli. Versate l'impasto nella teglia, livellatelo e cuocetelo per 15- 20 minuti. Toglietelo dal forno, posate un foglio di carta da forno sulla superficie e lasciate raffreddare completamente. Nel frattempo prepate la farcitura montando la panna con il mascarpone e 2 cucchiai di zucchero a velo. Togliete la carta da forno dal dolce e riutilizzatela sul lato pulito spolverizzandola con 2 cucchiai di zucchero a velo e 2 cucchiai di cacao in polvere. Con molta attenzione rovesciate la torta sul foglio con zucchero e cacao (ora è coperta con la carta da forno su cui è stata cotta). Togliete delicatamente la carta e raddrizzate i bordi pareggiandoli con un coltello. Farcite il rotolo con la crema, lasciando 2 cm di bordo lungo tutti i lati e facendo attenzione a non stenderne uno strato troppo spesso. Iniziate ad arrotolare il dolce aiutandovi con la carta da forno, senza preoccuparvi se si forma qualche crepa. Eliminate la carta e conservate il dolce in frigorifero fino al momento di servire. Se vi è avanzata della farcitura potete utilizzarla per ricoprire il rotolo.


sabato 25 febbraio 2012

E non chiamatela insalatina...


E' tornato! Il SOLEEEEE!!! Finalmente! Io soprattutto ho un'adorazione totale per le temperature dai 16 gradi in su! (afa compresa) Sto proprio male d'inverno, se potessi farei come gli animali, me ne andrei in letargo! Spunterei fuori giusto a Natale e per il mio compleanno (a novembre...). Rivedremo il mare, tornano le gite fuori porta del weekend, arrivano le trasferte del campionato, le grigliate! Ora ditemi "fan sfegatati dell'inverno" cosa c'è di meglio? E per questo primo tepore primaverile ecco un'insalata speciale al profumo di timo.

Ingredienti (per 4 persone)
1 cespo di insalata iceberg
200 g valeriana
100 g rucola
2 pomodori 
100 g gamberetti lessati
80 g mozzarelline
qualche oliva nera
carciofini sott'olio per decorate

per la salsa
olio
sale
pepe
timo
1 cucchiaio yogurt greco
aceto balsamico

Lavate le insalate, tagliate l'iceberg e i pomodori a piacere. Sminuzzate le olive nere. Unite tutti gli ingredienti in un'ampia ciotola. Preparate la salsa. In uno shaker emulsionate 6 cucchiai di olio, lo yogurt greco, le foglioline di timo, 1 cucchiai di aceto balsamico tradizionale di Modena (mi raccomando! Conta molto usare il vero aceto balsamico!), salate, pepate e mescolate agitando il tutto. Lasciale riposare la salsa per un'oretta in frigo, dopodiché rimescolatela, e condite l'insalata. Oppure potete servirla a parte in una ciotola. 


venerdì 24 febbraio 2012

Orzotto con radicchio ed erbe aromatiche



O lo ami o lo odi. Per il radicchio è così, il suo sapore amarognolo non premette mezza misure. Io lo amo, anche semplicemente arrostito sulla piastra e condito con olio, sale e aceto balsamico. Oggi ve lo propongo accompagnato dall'orzo (i chicchetti sono per sempre) e reso speciale da un mix di erbe aromatiche.. Meglio gustarlo caldo, provate a servirlo anche in un buffet di finger food, non vi deluderà!

Ingredienti (4 porzioni)
300 g orzo perlato
2 cespi di radicchio trevigiano
1 spicchio di aglio
1 bicchiere di vino bianco secco
1 mazzetto di erbe aromatiche (erba cipollina, basilico, timo, rosmarino, prezzemolo)
1 litro di brodo vegatle
sale
pepe

Tenete a bagno l'orzo per una notte intera. Scolatelo e sciacquatelo. Tritate finemente la cipolla spellata e cuocetela con poco brodo caldo in una casseruola. Appena diventa trasparente unite l'orzo e fatelo insaporire per 2 minuti. Preguite poi la cottura a fuoco medio aggiungendo un mestolo di brodo alla volta quando il precedente è stato assorbito. Nel frattempo pulite il radicchio, lavatelo, asciugatelo e tritatelo con un coltello. Scaldate una padella antiaderente, unite lo spicchio di aglio schiacciato, 1 cucchiaio di brodo e il radicchio. Fate appassire, salate, bagnate con il vino e fatelo evaporare. Eliminate l'aglio e aggiungete il radicchio nella casseruola con l'orzo, mescolate e portate a termine la cottura (40 minuti complessivi circa). Regolate di sale e pepe, profumate con un trito di erbe aromatiche e servite con un filo di olio a crudo.

giovedì 23 febbraio 2012

Un evento speziato a Torino


Le spezie, le nostre preferite...sali, fior di sale speziati e agrumati, zenzero candito e zenzero al cioccolato, poi ancora anice stellato, la nostra amata cannella, il cardamomo e tantissimi altri...tutto questo è Il Mercante di Spezie, un luogo fisico a Torino in via Paisiello 74/d ed un'azienda che si propone di divulgare la cultura della cucina del mondo e la conoscenza di questi prodotti, garantendo sempre un'alta qualità. Domenica 4 marzo presso la Fattoria Propolis, in Strada del Nobile sempre a Torino, si terrà una serata speciale dedicata al mondo delle spezie, con un ospite d'eccezione, il creatore de Il Mercante di Spezie, Maurizio Tiani. In una cena dedicata a questo nostro adorato mondo, Tiani sarà protagonista di interventi e racconti sul suo percorso e sulla storia delle spezie ospiti d'onore del menu.
Per veri intenditori e amanti del genere! 
Chi viene con noi?

mercoledì 22 febbraio 2012

Film & Cucina: il pollo alla turca di "Soul Kitchen"


Per la rubrica "Film & Cucina" - che ci proponiamo di rendere più frequente e magari ampliare a qualche telefilm - oggi vi posto la ricetta del ricco e speziato pollo alla turca di "Soul Kitchen". Diretto dal regista turco (di origine, ma tedesco di nascita) Fatih Akin, il film racconta la storia del ristorante "Soul Kitchen" e del suo proprietario Zinos, un cuoco di origine greca trapiantato ad Amburgo.  Colorata da personaggi fortemente caratterizzati  e sostenuta da una ricercata colonna sonora, la commedia scorre piacevolmente tra equivoci, drammi e risate in un ambiente fortemente multiculturale e di passaggio come è quello di un ristorante. La commedia italiana avrebbe molto da imparare da questa pellicola...


Ingredienti (4 porzioni)

4 cosce e 4 sovracosce di pollo
250 g riso parboiled
1/2 cipolla
3 pomodori
1 peperone giallo e 1 peperone verde grigliati
40 g uvetta
2 foglie di alloro
6 bacche di coriandolo
1 ciuffetto di prezzemolo
6 dl brodo vegetale
2 bustine di zafferano
20 g pinoli
olio evo
sale
pepe

Rosolate il pollo in 3 cucchiai di olio con la cipolla tritata. Unite l'alloro, le bacche di coriandolo schiacciate e poi il riso e fatelo tostare per 5 minuti. Unite i peperoni, i pomodori spellati e tagliati a dadini, l'uvetta ammollata in acqua calda e strizzata e i pinoli. Bagnate con il brodo caldo a cui avrete aggiunto lo zafferano. salate, pepate, coprite e cuocete in forno caldo a 220° per circa 25 minuti. Aggiungete il prezzemolo tritato e servite.

martedì 21 febbraio 2012

Yogurt homemade!


E dopo la bresaola, apre il secondo capitolo del regno Muffin e dintorni-homemade, lo yogurt! Pure quello, ebbene si! A Natale abbiamo ricevuto in regalo da Irilda e Lorenzo una bellissima yogurtiera, dato che ne consumiamo dosi spropositate per abbondanti colazioni da campione, merende e dolci vari! All'inizio eravamo un po' perplessi perché ci sembrava una cosa difficilissima, e forse di dubbia riuscita, invece affinando la ricetta a nostro gusto (soprattutto per quanto riguarda la dolcezza), siamo arrivati a non riuscire a farne più a meno del nostro yogurt fatto in casa! E anche nelle ricette si sente la differenza...oggi vi proponiamo la ricetta base dello yogurt bianco, per le varianti vi rimandiamo ai prossimi post!

Ingredienti (per 7 vasetti)
1 litro di latte intero (potete usare anche quello scremato o parzialmente scremato, ma il gusto rimane meno cremoso...ve lo dice una fan della scrematura!)
125 g yogurt bianco
50 g zucchero 

In un'ampia ciotola amalgamate bene tutti gli ingredienti. All'inizio dovrete comprare uno yogurt bianco commerciale, ma già la seconda volta potrete produrre lo yogurt con uno di vostra produzione (dei 7 vasetti dovete tenerne uno da parte per la seconda "vasettata"). Dopo aver amalgamato il tutto, riempite i vasetti della yogurtiera (io ne ho 7 appunto) e azionatela per 12 ore. Trascorso il tempo lasciate raffreddare e consumate oppure chiudete con gli appositi coperchi e conservate in frigo.


sabato 18 febbraio 2012

Un aperitivo e il nostro Franciacorta preferito


Sabato ore 19, appena tornati a casa dal lavoro. Per chi - come me - ha la settimana lunga (e a volte lavora anche di domenica) è un momento significativo. Allora prendiamocelo tutto per noi e sediamoci sul divano con un catartico e depurativo calice di vino. Da soli o in compagnia facciamo scorrere via col vino i pensieri della settimana e apriamoci al weekend. Se poi il vino in questione è il Cuvée Prestige Ca' Del Bosco - il nostro Franciacorta preferito - al primo bicchiere ne seguirà sicuramente un altro... Io ho dato un tocco di stagione al mio calice versando il Franciacorta su un cucchiaino di purea di ribes, il risultato vi sorprenderà!

venerdì 17 febbraio 2012

Per tutti quelli che (al contrario di me!) amano la Nutella!


Ora vi dirò una cosa sconvolgente.......non mi piace la Nutella........ebbene si cari lettori/lettrici! Ne ho fatto scorpacciata quando ero piccola, nella mia rotondità rotolante, ma ora il solo odore mi da fastidio!!! E ovviamente ogni persona che conosco appena lo sa inizia a guardarmi come se stessi commettendo un crimine verso l'universo...allora sapete che vi dico? Chiunque non ama legumi e chicchetti allo stesso modo è un criminale dell'umanità!!! E intanto vi regalo una ricetta con la vostra amata Nutella....

Ingredienti
2 uova
120 g zucchero di canna
1 vasetto di yogurt bianco
100 ml olio
3 cucchiai di cacao
150 g farina integrale
un pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
Nutella

Preriscaldate il forno a 180°. In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero e man mano aggiungete tutti gli altri ingredienti. Imburrate e infarinate una tortiera da 24 cm, versate l'impasto e spargetevi sopra qualche fiocchetto di Nutella. Infornate per circa 30 minuti e servite.

giovedì 16 febbraio 2012

Di falafel, cucina araba e Berlino


Berlino perchè è lì che ho mangiato i migliori. A Kreutzberg, il quartiere multiculturale e artistico della città. Il quartiere di frontiera ai tempi del muro e il quartiere dei giovani dopo la riunificazione.  Il quartiere del punk/rock berlinese e il quartiere dell'immigrazione turca. E' appunto dalla cucina turca che arrivano a Berlino i falafel, polpettine fritte e speziate, a base di fave o ceci tritati. Inseriti nelle rosticcerie turche in Europa come alternativa vegetariana al kebab, i falafel vengono serviti normalmente con la tahina (salsa di sesamo) e con verdure (in genere pomodori e cetrioli) in una pita, un pane arabo soffice che si apre come una tasca per ricevere tutti gli ingredienti. Ma si possono tranquillamente servire anche come stuzzichini durante un aperitivo, accompagnati da un cocktail rinfrescante, o come antipasto di una cena etnica. 

Falafel

Ingredienti (12 falefel)

300 g ceci
1 spicchio di aglio
1 cipolla piccola
1 ciuffetto di prezzemolo
1 pizzico di cumino macinato
1/2 cucchiaino di coriandolo macinato
1/2 cucchiaino di pepe
olio evo
olio per friggere
sale

Ammollate i ceci per 24 ore, scolateli, sciacquateli e frullateli con il mixer insieme alla cipolla e all'aglio tritati, al prezzemolo e alle spezie, versando l'olio a filo per ottenere un composto ben amalgamato. Aggiustate di sale. Formate tante piccole polpettine e lasciatele riposare in frigo per 30 minuti. Friggete i falafel in olio ben caldo, asciugateli con carta da cucina e serviteli ben caldi. Io li ho accompagnati con una salsa al curry.

mercoledì 15 febbraio 2012

Bresaola Home Made!


Tutto è cominciato con...la mitica zia del formaggiaio! Dopo aver insinuato in noi la "febbre" da birra fatta in casa (di cui presto vi parleremo...), una sera ci fa assaggiare la sua bresaola homemade! Squisita è dire poco, e non riuscivamo a credere che si potesse fare in casa!! Quindi ricetta alla mano siamo corsi dal macellaio di fiducia di Porta Palazzo ed eccoci qui oggi a fare da persona trainer al kg di vitello....eh si perché la carne in questione va massaggiata a lungo proprio come fosse il polpaccio di un atleta (senza peli...)! L'esperimento parte oggi, il risultato lo sapremo tra circa un mese!! Vi cimentate con noi? Ecco la ricetta!

Ingredienti (per un kg di carne)
1 kg di muscolo di vitello
sale
zucchero
spago da cucina
griglia
un piatto fondo grande
alluminio


Prendete la carne e legatela con lo spago da cucina in modo da farle assumere un aspetto più tondeggiante. In una ciotola mescolate 3 cucchiai di sale fino e 6 di zucchero e iniziate a spalmarli sulla carne, massaggiando finché non ha assorbito del tutto il composto. Adagiate la carne su una griglia appoggiata ad un piatto fondo, coprite il tutto con alluminio e conservate in frigo per 24 ore (cambiando il piatto fondo dove si depositerà i residui che la carne spurgherà). Dopo un giorno ripetete il massaggio, stavolta con 1 cucchiaio di sale e 1 di zucchero. Riponete di nuovo in frigo per altre 24 ore. Il giorno seguente ripetete per l'ultima volta il massaggio con 1 cucchiaio di sale e 1 di zucchero e riponete in frigo per 24 ore. 
A questo punto lavate la carne sotto l'acqua corrente, asciugatela, passatela a piacere nella concia*, avvolgete in un canovaccio pulito e lasciatela in frigo per 10/15 giorni.
Dopo averla consumata, conservatela in frigo nella stessa telina come tutti gli altri salumi.

*erbe secche o tritate, peperoncino, aglio, a piacere. Io userò il pepe.


martedì 14 febbraio 2012

Un cuore.. di mascarpone


- IL TUO CUORE LO PORTO CON ME -

Il tuo cuore lo porto con me
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me, 
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perchè il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perchè il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l'anima spera,
e la mente nasconde.,
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.

(E. E. CUMMINGS)

Tra lauree, restyling e nuovi lavori quest'anno San Valentino ci ha prese un po' alla sprovvista e non siamo riuscite a ideare nessun menu romantico da proporvi.. Se anche voi siete state impegnate ma non volete rinunciare a una romantica serata con il vostro Valentino, prendetelo per la gola con questo piccolo cuore al mascarpone,  ricavato con una formina dalla golosissima crostata proposta nel libro "Dolce" di Laduree

Ingredienti (tortiera apribile di 24 cm di diametro)

Per la base di pasta frolla alle mandorle
120 g burro
70g zucchero a velo
25 g mandorle polverizzate
1 pizzico di fior di sale
1 pizzico di vaniglia
1 uovo
200 g farina

Per la crema al mascarpone:
2 fogli di gelatina
60 g panna liquida
125 g zucchero
500 g mascarpone

Per la copertura
500 g frutti di bosco
2 cucchiai di zucchero a velo

Preparate la base. Lavorate il burro a pezzettini nella planetaria con la frusta a foglia. Aggiungete uno alla volta gli altri ingredienti: lo zucchero a velo setacciato, le mandorle polverizzate, il fior di sale, la vaniglia, l'uovo intero e infine la farina. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e riponetela in fresco per un minimo di due ore.Su un piano di lavoro infarinato stendete la pasta ad uno spessore di 2mm,  mettetela in uno stampo da 24 cm di diametro imburrato e lasciatela riposare ancora 1 ora. Bucherellate la superficie, coprite con carta forno e disponetevi sopra dei legumi secchi come peso. Cuocete in forno per 20-25 minuti a 170°. Togliete dal forno, eliminate i legumi e la carta da forno e lasciate raffreddare la base.
Preparate la crema. Ammollate i fogli di gelatina in acqua fredda per 10 minuti. In una casseruola portate ad ebollizione la panna e lo zucchero, aggiungete la gelatina strizzata e lasciate raffreddare il composto. Nel frattempo lavorate il mascarpone con una spatola e poi aggiungete il composto di panna e zucchero continuando a mescolare. Quando la crema avrà un aspetto liscio e compatto versatela sulla base e mettete la crostata in congelatore per 20 minuti. Saltate i frutti di bosco in padella con i due cucchiai di zucchero a velo. Fate raffreddare completamente e disponete la frutta sulla crostata. Tenete in fresco un'ora prima di servire.

lunedì 13 febbraio 2012

Fusilli con crema di parmigiano e funghi


Che emozione inaugurare il nuovo blog con il primo post! Per l'occasione e dato che S.Valentino si avvicina, vi suggeriamo un primo veloce, d'effetto e...afrodisiaco! Pare che la nostra spezia amica, lo zafferano, sia in grado di risvegliare i sensi! Addirittura secondo una leggenda Zeus giaceva con le sue amanti in un letto di zafferano per aumentare la sua...virilità...sappiateci dire!

Ingredienti (per 2 persone)
200 g fusilli
100 g funghi champignons
1/4 cipolla
1 bustina di zafferano
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di latte
olio
sale
pepe

Lavate e tagliate i funghi a pezzettini. Tritate la cipolla e fatela dorare in una padella con l'olio. Unite i funghi e cuocete per circa 10/15 minuti a fiamma media girando spesso. Lessate la pasta tenendo da parte 1/2 bicchiere di acqua di cottura. In una ciotola mettete l'acqua bollente, il cucchiaio di latte, il parmigiano a pioggia e lo zafferano. Unite la crema ottenuta ai funghi e addensate a fuoco basso per 5 minuti. Regolate di sale e pepe. Scolate la pasta e conditela con la salsa ottenuta. Servite caldo.

venerdì 10 febbraio 2012

Un anno di Muffin e dintorni..


Era il 10 febbraio 2011 quando pubblicavamo il nostro primo post, un po' per gioco e un po' per sentirci vicine tra Modena e Torino cucinando a distanza.. Le prime ricette, le prime foto, poi la pagina Facebook, la scoperta di Twitter e di Istangram, le nuove macchine fotografiche, i libri di cucina regalati, gli utensili da cucina acquistati, i posti visitati e le tradizioni culinarie incontrate... In questo anno la nostra cucina si è affinata e le nostre foto sono migliorate ma soprattutto abbiamo potuto conoscere "virtualmente"  tante persone che come noi amano la cucina e condividere con loro ricette e non solo..

Oggi vi salutiamo con un blog completamente ridisegnato - più maturo anche lui - e con le dieci ricette di questo primo anno che preferiamo.

1. Tartine di mais, perchè ci piacciono gli aperitivi fatti in casa

2. Panini al latte, perchè impastare ci rilassa

3. Involtini di melanzane su brunoise di pomodori, perchè il pomodoro ci piace fresco

4. Kottbullar, perchè le polpette le abbiamo copiate a Ikea

5. La panzanella, perchè il Sud ce lo portiamo nel sangue

6. La zuppa di legumi, perchè non si può vivere senza chicchetti

7. Lemon curd cupcakes, perchè muffin e cupcakes sono i nostri preferiti

8. La zozza, perchè non esiste una cheesecake più buona di questa

9. Clafutis di fragole, perchè a una fetta di torta non diciamo mai di no

10. Africana, perchè è la base delle nostre torte creative

Ci auguriamo, in questo anno passato, di avervi tenuto compagnia e di avervi fatto sorridere con i nostri racconti, di avervi suggerito nuovi ingredienti e anche la voglia di stare un po' più spesso in cucina!

E ora continuate a seguirci perché da oggi comincia un'altra storia...targata Muffin e dintorni!


giovedì 9 febbraio 2012

Un compleanno speciale in arrivo e la quiche di patate!


Ci siamo quasi...è in arrivo il primo e attesissimo compleanno di Muffin e dintorni!! Cosa avranno escogitato stavolta le vostre cuochette pazze?? Eeehh!!! Moooolto presto lo scoprirete!!!! Novità, ri-allestimenti, nuovi colori! Ci siamo sbizzarrite! Sperando di piacervi ancora di più!! Noi iniziamo il conto alla rovescia e vi lasciamo la ricettina della quiche di patate!!

Ingredienti (per 4 persone)
2 patate grosse
200 ml panna da cucina
2 uova
1 cucchiaino di bicarbonato
parmigiano grattugiato
timo
pangrattato
sale
pepe

Preriscaldate il forno a 180°; imburrate e "pangrattate" una teglia rotonda da forno. Pelate le patate e tagliatele a fettine sottilissime. Mettetele in uno scolapasta a perdere acqua. In una ciotola montate le uova con la panna e il bicarbonato. Aggiungete il parmigiano, il timo e regolate di sale e pepe. Unite il composto alle patate e mettete il tutto nella teglia rotonda. Spolverate con il pangrattato e infornate per circa 40 minuti. Servite caldo.

mercoledì 8 febbraio 2012

E sotto la crosta...formaggio!


Tra una zuppetta e un piatto etnico dobbiamo cercare di accontentare anche i nostri adorati mangia-formaggi e in questo caso lo abbiamo fatto a pieni voti con soli 3 ingredienti! Sale e farina, impastati con acqua fredda, creano una crosta all'interno della quale si scioglie con una cottura al forno il protagonista di questa ricetta: il Camembert. Tra i più celebri formaggi francesi, deve il suo nome al paese della Normandia in cui è nato - Camembert appunto - durante gli anni della rivoluzione francese. La leggenda narra che un prete refrattario, in fuga dalla regione della Brie, fu accolto da una contadina nella sua fattoria e come ricompensa per l'ospitalità le insegnò come preparare il formaggio Brie. La donna - Marie Harel - integrò gli insegnamenti  del sacerdote con le tecniche di produzione casearie della Normandia e creò un nuovo formaggio, dal sapore molto particolare. Marie Harel insegnò poi la sua metodica alla figlia che, trasferitasi a Camembert, iniziò la produzione di questo nuovo tipo di formaggio a scopo commerciale. Nel 1996 il Camembert de Normandie ha ottenuto la denominazione  AOP (Appellation d'Origine Protégée) e si può definire tale solamente se tutte le fasi previste dal disciplinare sono state effettuate nella regione omonima. Ha un diametro di 10 cm e viene venduto in scatole di legno di pioppo che consentono di mantenere intatta la sua qualità. E' ottimo come formaggio da tavola ma il nostro consiglio è: provatelo fuso!

Camembert in crosta

Ingredienti (2 porzioni)
2 Camembert
300 g sale grosso
500 g farina

Mescolate il sale con la farina e aggiungete gradualmente acqua fredda fino ad ottenere un impasto omogeneo e sodo. Fate riposare per 1 ora. Accendete il forno a 180°. Riprendete la pasta, dividetela a metà e stendetela con il mattarello sul piano di lavoro infarinato in modo da ottenere due rettangoli. Appoggiate un Camembert su ciascun rettangolo e richiudeteli, sigillandoli ermeticamente. Appoggiate i formaggi su una teglia ricoperta con carta da forno e infornateli per 25 minuti. Lasciate riposare fuori dal forno per 5 minuti, poi portate i Camembert in tavola e scoperchiateli. Serviteli accompagnati da crostini, grissini, verdure crude o cotte, da intingere nel formaggio come se si trattasse di una fonduta.

martedì 7 febbraio 2012

Spezzatino ai funghi con tortino di patate


Oggi avevo voglia di "verdura" alternativa...metto le virgolette perché proprio di verdura come intendiamo normalmente non si tratta, bensì di funghi! Non li mangiavo da molto tempo, li avete mai assaggiati fritti? Ve li consiglio caldamente, a Sestola (nell'appennino modenese) ne fanno di squisiti!! Il mio piatto preferito è il tortino di patate e funghi ma stasera, nonostante gli ingredienti siano gli stessi, ho deciso di combinarli diversamente per cena!

Ingredienti (per 4 persone)
4 petti di pollo
200 gr funghi champignons
prezzemolo
1/2 bicchiere di vino bianco
olio
sale
pepe

per il tortino:
1 kg patate
80 gr asiago
sale
pepe

Lavate e tagliate a fettine i funghi, metteteli in padella con un po' d'olio a cuocere. I funghi durante la cottura formeranno un po' d'acqua, al termine scolateli. Scaldate un'altra padella che possa contenere sia i funghi che il pollo e cospargetela con un pizzico di sale fino. Una volta calda, mettete i petti di pollo tagliati a listerelle e fate saltare per qualche minuto in modo da dorarli. Aggiungete i funghi, il prezzemolo tritato e sfumate con il vino bianco. Lasciate evaporare, regolate di sale e servite caldo.

Per il tortino: pelate e lavate le patate, tagliatele a fettine sottolissime. Ungete una teglia da forno e cospargetela con il pangrattato. Adagiate uno strato di patate alternandolo con l'asiago, un filo d'olio e sale. Terminate con una manciata di pangrattato. Infornate a 180° per 40 minuti, gli ultimi 10 in modalità grill. Servite in accompagnamento allo spezzatino.

lunedì 6 febbraio 2012

Calamarata al forno con verdure


Vi scrivo in diretta da Cortina, dopo una giornata snowboard ai piedi a scorrazzare tra le piste. Lo so lo so, è lunedì, siete da poco usciti dall'ufficio o ci siete ancora e non avete certo voglia di stare a sentire queste cose.. Per cui gli approfondimenti sulla cucina ampezzana li rimando a un "post post-rientro" e oggi vi lascio solo una ricetta di una pasta al forno bella, sana e colorata che potete anche preparare in anticipo, conservare in frigo e cuocere sul momento. Buon appetito!

Ingredienti (4 porzioni)

350 g calamarata
1 melanzana piccola
2 zucchine
1 peperone rosso
200 g scamorza affumicata
1/2 cipolla
5 cucchiai di pecorino
olio evo
sale
pepe

Pulite e lavate le verdure e tagliatele a dadini piccoli. In un'ampia padella soffriggete la cipolla in 4 cucchiai di olio. Aggiungete le verdure in sequenza ogni 3-5 minuti: melanzane, peperoni, zucchine. Salate, pepate e cuocete per 10 minuti coperte a fuoco moderato. Togliete dal fuoco, lasciate raffreddare e unite la scamorza a dadini e 3 cucchiai di pecorino. Lessate la calamarata al dente - poco più di metà cottura - e sistematela in piedi in una teglia unta con un filo di olio. Farcite la pasta con il sugo di verdure, spolverizzate con il pecorino rimasto e infornate a 180° per 15 minuti, azionando il grill durante gli ultimi 5 minuti di cottura.

sabato 4 febbraio 2012

As American as Apple Pie!!


E' una delle nostre torte preferite ed è uno dei dolci simbolo degli States: è la Apple Pie, anche nota come American Pie. La sua ricetta risale all'Inghilterra del poeta medievale Geoffrey Chaucer ma nonostante questa torta fosse mangiata in Europa già un secolo prima della colonizzazione dell'America il detto contemporaneo "As American as Apple Pie" ("Così americano come la torta di mele") ci fa capire come sia sentita tipicamente americana. Nel XIX e nel XX secolo la Apple Pie diventa infatti il simbolo della prosperità degli Stati Uniti tanto che nel 1902 un articolo di un giornale americano dichiara: "No pie-eating people can be permanently vanquished" ("Nessun popolo mangia-torta può essere definitivamente sconfitto"). Si narra anche che durante la II guerra mondiale alcuni soldati statunitensi a cui era stato chiesto perchè andassero a combattere abbiano risposto "For Mom and Apple Pie" ("Per la mamma e per la torta di mele"). Che ci sia forse qualche legame tra questo sentimento patriottico nei confronti della Apple Pie e il nome dell'azienda informatica mela-centrica di Steve Jobs? Mangiamoci una fetta di torta e riflettiamoci sopra...

Ingredienti

Per la pasta brisée
500 g farina 00
250 g burro ammorbidito
2 uova
2 cucchiai di acqua fredda
50 g zucchero (opzionale)

Per il ripieno
1 kg mele Granny Smith
150 g zucchero semolato
1 cucchiaio e 1/2 di farina 00
1 cucchiaio e 1/2 di cannella in polvere
la buccia di 1 limone
2 cucchiai di succo di limone

Preparate la brisée. Mettete il burro ammorbidito su un tagliere, quindi aggiungete l’uovo e l’acqua e lavorate con il palmo della mano per qualche istante per amalgamare perfettamente il tutto. Versate la farina precedentemente setacciata e impastate quel tanto che basta per rendere l’impasto omogeneo. Se la pasta ottenuta risulta collosa e tende ad attaccarsi alle mani o al tagliere, spolverizzatela con un po’ di farina e lavoratela delicatamente con la parte della mano più vicina al polso (non lavoratela mai con la punta delle dita). Avvolgete infine la pasta con la pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigorifero almeno 1 ora prima di servirvene. Nel frattempo sbucciate le mele, privatele del torsolo e tagliatele a cubetti. Riunitele in una ciotola con la buccia e il succo di limone, lo zucchero, la farina e la cannella. Mescolate e lasciate insaporire. Imburrate e infarinate uno stampo di 22 cm di diametro. Stendete la pasta brisée in due dischi, uno dei quali leggermente più grande e con questo foderate lo stampo. Distribuitevi sopra le mele e chiudete la torta con il secondo disco pizzicando i bordi per sigillarli. Cuocete in forno preriscaldato a 200° per 40 minuti quindi sformate e lasciate intiepidire. Affettate la torta, distribuitela nei piattini individuali e accompagnate con una pallina di gelato alla vaniglia o un ciuffo di panna montata.

venerdì 3 febbraio 2012

Favolose "Gioie Lillipuziane"!


Notiziona: lunedì mattina alle ore 9.00 con -16 gradi mi laureo!! Ebbene si!!! Dopo un lungo travaglio sulla tesi (.....stendiamo un telo nero....) prenderò lo slittino e scenderò verso Palazzo Nuovo per discuterla!! Per l'occasione ho scelto di regalarmi un gioiello firmato "Gioie Lillipuziane" dell'artista Sara Sains!
Sul suo sito potrete vedere le sue bellissime creazioni tra le quali ho scelto..indovinate un po'? Un macaron!!! Sara è stata gentilissima e disponibilissima, mi ha fatto recapitare il gioiello oggi, in tempissimo per il grande giorno di lunedì!!! Come potete vedere il mio macaron-da-collo si presentava su un vero pirottino...mi viene ancora voglia di mangiarlo!!
Sul sito di Sara troverete anche gli eventi a cui partecipa, non mancate domenica 12 febbraio al mercatino artigianale della Festa di S.Valentino di Monza!
Noi troviamo favolose le sue creazioni! E vi assicuro che il macaron dal vivo ha una manifattura perfetta...
Io mi preparo per un altro ordine.....

giovedì 2 febbraio 2012

Je vous présente La Raclette!!


Ma è il formaggio a dare il nome alla piastra o è la piastra a dare il nome al formaggio? Il mistero è presto svelato: è nato prima il formaggio dell'omonimo attrezzo. La raclette è infatti menzionata in alcuni scritti medievali, dove è descritta come un pasto molto nutriente diffuso tra gli abitanti delle montagne svizzere. Originaria del Vallese, attualmente viene prodotta in diverse zone della Svizzera e in Francia e il suo nome deriva dal verbo racler, che significa raschiare. La forma di formaggio veniva infatti tagliata a metà e scaldata al fuoco; quando lo strato superiore iniziava a sciogliersi, veniva "raschiato" via e posto sul piatto di portata accompagnato da patate cotte al cartoccio e sottaceti come cetriolini e cipolline. La piastra elettrica è dunque semplicemente un'evoluzione di questa antica usanza. Il formaggio viene fuso nella parte inferiore e sulle piastre superiori si può grigliare davvero di tutto: carne, verdure, pane..


Per organizzare una bella raclettata in famiglia o tra amici vi basterà veramente poco: non devono mai mancare le patate cotte al cartoccio e un'abbondante quantità di formaggio da sciogliere ma per il resto degli ingredienti potrete davvero liberare la vostra fantasia: bocconcini di carne da grigliare a mo' di Bourguignonne, wurstel e salsiccia se come noi la volete più rustica, affettati misti e crostini.... La piastra non costa un'esagerazione (50-70 euro) e potrete così organizzare qualche cena conviviale durante l'inverno!



mercoledì 1 febbraio 2012

Rotolo salato di brisè pro-calore!


Stamattina ci siamo svegliati così! Con "poca" neve e con un "gran caldo".....ho iniziato il mio training autogeno per tentare di resistere alle temperature polari e alla glaciazione di questi giorni...ho anche pensato di rifugiarmi nel freezer per cercare un clima più mite!! Si prospettano altri giorni molto rigidi quindi ragazze/i dobbiamo fare un po' di massa grassa per scaldarci!!!

Ingredienti
200 g farina
100 g burro
70 ml acqua fredda
80 g prosciutto crudo
60 g fontina
philadelphia q.b.
sale

Preparate la pasta brisè. In una ciotola mettete la farina, il burro freddo tagliato a pezzettini, e iniziate a impastare il tutto con l'acqua fredda. Dovrete ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Avvolgetelo nella pellicola e lasciate riposare in frigo per un'ora. Preriscaldate il forno a 180°. Stendete con il mattarello la pasta brisè su un foglio di carta da forno, salate la superficie e spalmate un velo di philadelphia. Adagiate le fettine di prosciutto, la fontina dopodiché aiutandovi con la carta, arrotolate il tutto avendo cura di chiudere i lati esterni. Infornate per circa 20 minuti e servite caldo.